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La crisi della sanità pubblica

Ferrara, al Sant’Anna 89 posti letto in meno: «Tagli che producono sofferenza»

Ferrara, al Sant’Anna 89 posti letto in meno: «Tagli che producono sofferenza»

Il sindacato Fials all’attacco. L’azienda ospedaliera: «Erano unità inutilizzate»

20 maggio 2024
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Ferrara Un taglio di 89 posti letto nel giro di un anno a carico dell’ospedale di Cona, appena appena edulcorato dall’aggiunta di 20 posti in un Ospedale di Comunità (ricavato al Sant’Anna sottraendo posti di Riabilitazione) e dalla “promessa” di 40 nuove unità sul territorio finanziate col Pnrr. Il dato (-89) è stampato nel documento di bilancio consuntivo del 2023 dell’azienda ospedaliera e a segnalarlo è stato il sindacato Fials che ieri ha pubblicato una dura nota poi seguita dalla risposta dell’ospedale.

I numeri Fials, riscontrati dalla “Nuova” e riportati dall’azienda ospedaliera, parlano chiaro. Tra i 2022 e il 2023 l’ospedale di Ferrara, che assiste anche buona parte dell’utenza della provincia (costretta nei mesi scorsi anche ad attese di 2 giorni in pronto soccorso prima del ricovero), ha perso in Chirurgia generale 16 unità, 2 in Chirurgia vascolare, 5 in Malattie infettive, 20 in Medicina generale, 3 in Orl, 5 in Urologia, 3 in Terapia intensiva, 9 in Riabilitazione (San Giorgio), 12 in Pneumologia, 15 in Neuroriabilitazione (San Giorgio) e 6 in Terapia semintensiva (la Chirurgia toracica, invece, ne aveva 7 nel 2023 contro 0 nella tabella del bilancio 2022).

«Il taglio dell’anno scorso – scrive la Fials – è stato effettuato tutto su Cona che, sulla carta, dispone di 633 posti letto (contro i 722 del bilancio 2022, ndr) suddivisi in 586 ordinari, 19 in day hospital e 28 in day surgery» mentre l’Asl, aggiunge il sindacato, «dichiara un’invarianza di posti letto, 441 a fine 2023», tra «gli ospedali di Argenta, Cento e Delta».

I posti letto in provincia, prosegue la Fials, nel 2011 erano 1.612, con una perdita complessiva, rispetto al 2023, di 419 unità. «Un’ inesorabile politica di tagli – commenta il sindacato – che ha prodotto e continua a produrre tanta sofferenza fra i cittadini anziani o fragili, emersa come un fiume carsico, in tutta la sua gravità, nei Pronto soccorso, con il triste fenomeno del boarding, lo stazionamento per ore e ore o giorni nei Pronto Soccorso affollati, trasformati in reparti di degenza, dove oltre ai pazienti, a farne le spese sono i professionisti sanitari in trincea».

Il dato è decisamente clamoroso, perché da anni si sottolinea la carenza di posti letto sul territorio e negli ospedali e dal 2013 in poi i numeri di Cona hanno continuato di fatto a ruotare attorno alle 708-710 unità (nel 2022, forse per una “coda” della pandemia, erano saliti a 722, ma il fenomeno del boarding non era scomparso).

L’azienda ospedaliera conferma il drastico taglio : «L’evoluzione della medicina e del contesto sociale rende necessario modificare, nel corso degli anni, gli assetti delle strutture sanitarie. Questo riguarda anche il numero e la tipologia dei posti letto». In pratica, le carte di riserva sarebbero la «domiciliarità e prossimità delle cure, in particolare per quanto riguarda la cronicità» con gli «ospedali come luoghi di cura vocati al trattamento dell’acuzie (i malati da trattare in urgenza ed emergenza, ndr)». Il semplice numero di posti letto, utilizzati come indicatore di qualità dei servizi sanitari, «è fuorviante e privo di senso», ribatte l’Asl, perché «i posti letto utilizzati in maniera impropria dai cittadini non sono indice di buon servizio».

L’azienda addita «il mantenimento di posti letto ospedalieri poco utilizzati o utilizzati in maniera impropria». In concreto, le centinaia di pazienti in attesa di ricovero e di dimissioni dal Sant’Anna, anche per giorni, sembrano indicare esattamente il contrario sia negli ospedali che nelle strutture del territorio, cioè una carenza strutturale di posti letto, inadeguati alle richieste di una provincia che sta rapidamente invecchiando. Il ragionamento si può ulteriormente estendere a questa domanda: un’operazione così complessa e invasiva nei confronti dell’ospedale hub di Ferrara e provincia può essere stata realizzata senza il consenso della Regione Emilia Romagna o la direzione, con al vertice la manager Monica Calamai, che per la prima volta nella storia di questa provincia ha avuto il bilancio bocciato due volte dalla Conferenza socio-sanitaria (preventivo e consuntivo del 2023), ha agito in totale autonomia?

«I posti letto sono stati rimodulati nel rispetto della normativa (il decreto 70/2015) alla luce del tasso di occupazione – prosegue l’Asl – I posti di Medicina sono stati rivisti grazie ad un confronto coi professionisti. Tale riorganizzazione non ha avuto effetti negativi sul boarding, che si è concentrato in due particolari momenti di congiuntura legati a patologie stagionali. Più in generale i tempi d’attesa in Pronto soccorso e Medicina d’Urgenza sono diminuiti, nell’ultimo anno, del 20 per cento».

I posti sono stati ridotti «alla luce del maggior utilizzo della chirurgia ambulatoriale e della week surgery», per la Riabilitazione si è intervenuti «nel rispetto del decreto 70 e della delibera Regionale 2124 del 2005 (da allora sono passati 19 anni, durante i quali la Regione non ha mai contestato i posti letto del San Giorgio, ndr) che individua nell’unità operativa di Cona il centro Hub regionale per le gravi cerebrolesioni con 25 posti letto assegnati». L’Asl sottolinea di aver aperto 20 posti di Ospedale di Comunità al Sant’Anna (al posto di letti di riabilitazione, ndr) mentre «ulteriori 40 posti letto sono previsti sul resto della provincia con fondi Pnrr».

Il convenzionamento di posti letto con le Case di cura (Quisisana per le cataratte, ad esempio) è «una modalità flessibile per limitare i tempi di attesa». Fials ricorda i tagli al Delta (2 posti letto di Terapia Intensiva e 15 posti letto della Piastra Chirugica) e a Cento (-10 posti letto di Medicina, area medico-cardiologica) e la diminuzione, rimodulazione e accorpamento di unità di ricovero estive a Cona: in Rianimazione, in Medicina specialistica e in Pediatria. l

Gioele Caccia

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