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L’iniziativa

Lavorare l’argilla, artigiani per un giorno a Ferrara

Margherita Goberti
Lavorare l’argilla, artigiani per un giorno a Ferrara

Laboratori affollati per "Ceramica in festa" sul Listone

20 maggio 2024
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Ferrara Fin dal Medioevo le ceramiche sono state una delle produzioni artigianali di maggior rilievo a Ferrara ed ieri sul Listone si è concluso un affollatissimo weekend che ha ridato testimonianza a quest’arte che richiede ancora per essere realizzata, una mano esperta ed artistica. "Ceramica in Festa" con due giorni graziati dal bel tempo ha alternato dimostrazioni e laboratori aperti a tutti con la possibilità di cuocere il proprio manufatto nel forno raku. Grandi adesioni ai Laboratori per la lavorazione dell’argilla, dimostrazioni di graffito estense, in particolare di giovani che scoprivano con entusiasmo queste tecniche. «Non ci siamo lasciati scappare questa occasione - hanno raccontato - perché ci è stata data la possibilità di frequentare un corso breve, molto interessante, nuovo e che porta alla concretezza immediata di un’opera, la nostra». «Dobbiamo ammettere - hanno detto altri allievi domenicali - che sembrava più facile ed invece ci vuole non solo una certa predisposizione al disegno, ma anche tanta pazienza e precisione perché se si sbaglia qualche tratto non c’è la gomma per cancellare, ma si deve ricominciare da capo». Molti erano lì per ammirare i vasi di terracotta degli studenti del Dosso Dossi, i manufatti del laboratorio artistico Concreta e dei giovani di "Un lavoro tira l’altro" della Cooperativa Girogirotondo. A promuovere l’evento Cna Artistico e Tradizione Ferrara a cui hanno subito risposto Riccardo Biavati, Antonella Manfredini, Greta Filippini, Monica Grandi, Sara Mantovani, Claudia Marino, Simone Marzana, Elisabetta Occhi, Federica Pavasini e Franco Mazza, di S. Egidio, forse il più longevo fra loro. «Ho iniziato a 17 anni - ha raccontato - studiando all’Accademia di Bologna. Ho ripreso l’attività nel 1995 prediligendo la ceramica estense con il verde e giallo per poi ispirarmi agli affreschi di Schifanoia a cui ho aggiunto il rosso e l’azzurro».