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Longastrino, pirata in fuga dopo l’incidente. Perde la targa e viene rintracciato

Daniele Oppo
Longastrino, pirata in fuga dopo l’incidente. Perde la targa e viene rintracciato

Un uomo di 49 anni a processo per lesioni stradali aggravate

21 maggio 2024
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Longastrino Dopo aver causato un incidente stradale si preoccupò di raccogliere i pezzi del suo furgone, caricarli nell’abitacolo e allontanarsi senza prestare soccorso al conducente della minicar con la quale aveva impattato, e che era rimasto incastrato tra le lamiere. Aveva però dimenticato una cosa: la targa.

Un uomo di 49 anni, moldavo, è finito a processo con l’accusa di lesioni stradali colpose, aggravate dalla fuga e anche dal fatto che probabilmente si era messo alla guida dopo aver bevuto alcolici. Ieri a processo sono stati sentiti i testimoni: i carabinieri di Argenta e Faenza che hanno indagato (e al tempo arrestarono anche l’imputato), la persona offesa, e anche il datore di lavoro del quarantanovenne.

Il fatto è avvenuto verso le 6.30 del 18 dicembre del 2022. Quella mattina, l’imputato era alla guida di un furgone Ford Tourneo e mentre procedeva su via del Molinetto, che collega Argenta ad Alfonsine, ha tagliato la curva e ha colpito una minicar elettrica, condotta da un uomo di 53 anni, da poco uscito di casa per andare al lavoro. Nell’impatto la minicar venne sbalzata fuori strada. L’uomo che era al volante vi rimase incastrato dentro e riportò traumi e fratture alle gambe. L’imputato scese dal furgone, controllò i danni, raccolse i pezzi. Non si occupò del ferito e andò via, verso Faenza, al lavoro. I carabinieri arrivarono sul posto, trovarono la targa e risalirono al proprietario. Avvisarono i colleghi romagnoli che trovarono il 49enne a casa del suo datore di lavoro. Mentre lo portavano in caserma si resero conto che il suo alito aveva una tonalità alcolica, lo sottoposero al test e risultò che avesse un valore di 0,82 grammi per litro. Sul punto, però, ieri il suo datore di lavoro non ha escluso che l’uomo potesse aver bevuto della sambuca mentre si trovava a casa sua per un caffè.

A incastrarlo ci sono anche le immagini di una telecamere di sorveglianza di una vicina azienda. Il processo è stato aggiornato all’8 luglio per la discussione.