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Lidi di Comacchio, proprietari seconde case in rivolta: «Superstrada indecente da anni»

Annarita Bova e Katia Romagnoli
Lidi di Comacchio, proprietari seconde case in rivolta: «Superstrada indecente da anni»

Il presidente di Pro.se.ca: «Ogni anno disagio, degrado e pericolo. La viabilità non è all’altezza del traffico estivo e solo di Imu versiamo 30 milioni di euro»

23 maggio 2024
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Porto Garibaldi In questi giorni di pioggia, nemmeno a dirlo, la Superstrada Ferrara-mare è diventata particolarmente pericolosa, soprattutto in alcuni tratti con profonde pozzanghere che rendono la guida molto difficile per l’effetto aquaplaning. Ma non solo, “secchiate” d’acqua vengono sollevate dal transito soprattutto dei mezzi pesanti. Insomma, nonostante i continui cantieri, non se ne viene a capo e la rabbia è tanta. A intervenire questa volta è Giancarlo Sartori, presidente Pro.Sec.Ca., i proprietari seconde case: «L’imminente stagione estiva si apre con l’immancabile stillicidio di lavori sul raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi, con conseguenti code e gravissimi disagi per un’utenza che, in un Paese civile, avrebbe tutto il diritto di trovare invece un percorso predisposto e mantenuto a regola d’arte, con interventi programmati e realizzati in anticipo, durante i più tranquilli mesi invernali o al massimo a inizio primavera».

ProSeCa rappresenta «50.000 seconde case che soprattutto d’estate popolano e animano i Lidi. Solo di Imu versiamo al Comune di Comacchio oltre 30 milioni di euro all’anno, per non parlare delle bollette per acqua, energia e smaltimento rifiuti». Ebbene, «questi proprietari, che oggettivamente rappresentano parte qualificante e probabilmente preponderante del turismo marino emiliano, da sempre affezionati al territorio e motivati ad una presenza non episodica, sono davvero stanchi di dover ogni anno subire i molteplici problemi di una viabilità senza regia e non all’altezza delle esigenze del traffico estivo», va avanti Sartori. Che, aggiunge, «come possono Anas, Regione, Provincia e Comuni arrivare ogni anno in ritardo con i lavori e permettere situazioni di degrado, disagio e pericolo tanto incredibili quanto foriere di rabbia e pesanti, fondate critiche? Possibile che i responsabili non riescano a organizzare e realizzare i progetti in tempo utile, senza penalizzare la mobilità turistico-commerciale nei periodi di punta».

I problemi La speranza è che «gli incontri istituzionali programmati nei prossimi giorni possano rappresentare, sul tema viabilità, un definitivo punto di svolta verso soluzioni in linea con le esigenze e l’immagine stessa che questo territorio ha e merita. Per il vero i Lidi ferraresi hanno anche altri rilevanti problemi sui quali la nostra associazione si sta confrontando da sempre con le istituzioni locali. Tra questi il tema della pulizia delle strade e della raccolta dei rifiuti; un tema sul quale stiamo raccogliendo fotografie che denunciano purtroppo situazioni da terzo mondo. Situazioni ove ci sono anche evidenti responsabilità dell’utenza e che vanno tuttavia affrontate con urgenza, impegno e spirito di collaborazione, nel quadro di quel costruttivo rapporto con la pubblica amministrazione che in questi anni abbiamo cercato di alimentare». Infine, «lo spirito che ci anima è davvero rivolto a una forte qualificazione dei nostri Lidi: in termini di ambiente, infrastrutture, servizi, vivibilità. E su questi obiettivi siamo alla ricerca di condivisione e collaborazione con istituzioni e categorie economiche. Convinti che ci sia davvero un interesse generale da ricercare e curare. Molti di noi sono qui da decenni e tornano ogni anno con figli, nipoti ed amici», conclude Sartori.