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Comacchio, capulerio gettato nel canale Fattibello: la procura chiede tre condanne

Alessandra Mura
Comacchio, capulerio gettato nel canale Fattibello: la procura chiede tre condanne

Per l'accusa un'«azione cialtronesca svolta contando sull’assenza di controlli». Gli imputati a processo per lo sversamento irregolare dei gusci delle vongole

24 maggio 2024
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Comacchio Le centinaia di chili di gusci di vongole gettati nel giugno del 2020 nel canale Fattibello non avevano alcuna funzione di ripascimento dei fondali, né tantomeno erano finalizzati a favorire la crescita del seme. Si trattava semplicemente di abbandono di rifiuti, una «attività cialtronesca» posta in essere contando sull’assenza di controlli. Queste le conclusioni della requisitoria del pubblico ministero Stefano Longhi al processo che vede imputati per smaltimento non autorizzato di rifiuti tre allevatori comacchiesi: Sante Barillari, Stefano Ferri e Renato Fogli. Per il primo l’accusa ha chiesto una condanna a cinque mesi, per gli altri due a tre. Ma senza che il reato debba essere considerato di lieve entità, ha precisato il pm, perché pur non classificato come rifiuto non pericoloso (ricordando comunque che dal 2023 l’abbandono di rifiuti è pur sempre un illecito penale), il capulerio rappresenta un elemento di danno per l’ambiente e per l’incolumità.

Lo attestano sia una delibera del Comune di Comacchio del 2018, sia una Determina del Servizio Tecnico del Bacino del Po di Volano e della Costa. Il primo documento era stato redatto, sentendo anche il parere dell’Ente Parco Delta del Po, all’indomani dell’allarme innescato dall’ingente abbandono di capulerio nel canale Logonovo, che aveva determinato rischi per la navigazione. Si pensò dunque di riutilizzare il materiale di scarto come fonte di ripascimento, in presenza però di precisi progetti e utilizzando gusci sminuzzati fino a una dimensione di non più di 4 millimetri. Nessuna di queste condizioni, ha sottolineato il pm, sono state rispettate dagli imputati, come confermano anche le immagini raccolte dalla polizia provinciale che - oltre a fornire elementi utili all’identificazione degli autori - mostrano gli imputati mentre gettano intere casse e ceste nel canale. La Determina è perentoria nel classificare l’abbandono abusivo del capulerio come dannoso, prevedendo come sanzione la revoca della concessione. Lo sversamento degli scarti impedisce infatti al seme della vongola di svilupparsi. E per questo, ha ribadito il pm, «sarebbe un’azione del tutto irrazionale ed economicamente dannosa per gli allevatori».

Non a caso gli imputati avevano “scelto” come luogo il canale centrale Fattibello, dove è assente l’attività di semina. Gettando oltretutto i rifiuti in aree non di loro pertinenza ma di altre cooperative. Le difese hanno chiesto l’assoluzione dei tre imputati ponendo dubbi (avvocata Mirca Ferrari per Ferri) sull’identificazione dei responsabili, ricordato (avvocato Giacomo Forlani per Barillari)che gli allevatori considerano quella pratica «non offensiva»)ì, e nel caso di Fogli, l’avvocato Persanti ha sottolineato la «posizione defilata» del suo assistito. Sentenza il 18 giugno.

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