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Il cordoglio

Codigoro piange la sua professoressa Adele Spada

Katia Romagnoli
Codigoro piange la sua professoressa Adele Spada

Si è spenta ad 88 anni l’insegnante di lettere in pensione, appassionata di arte e storia locale: «Ha trasformato il suo amore per il territorio in mecenatismo»

27 maggio 2024
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Codigoro Se n’è andata in punta di piedi, all’età di 88 anni, Adele Spada, insegnante di lettere in pensione, appassionata di arte e storia locale, che tanto s’era adoperata per sostenere la crescita culturale di Codigoro, paese di adozione, in cui viveva da molti anni. La donna era stata definita da William Pozzati, compianto presidente dell’associazione Insieme si può, “musa ispiratrice” di numerose iniziative, tra mostre pittoriche e concorsi letterari, che avevano visto il coinvolgimento delle scuole. Di origini bolognesi, Adele Spada si era trasferita a Codigoro con il marito, dopo la cessione del negozio di antiquariato gestito per tanti anni nel capoluogo emiliano. Dopo la scomparsa del marito, l’anziana, stimata e ricordata da tutti per i suoi modi gioviali e per la sua generosità d’animo, si era avvicinata al volontariato, prodigandosi, al fianco proprio di Pozzati, per organizzare eventi e iniziative in grado di valorizzare le bellezze del territorio ed i suoi talenti artistici.

«Era una persona meravigliosa – ricorda Giulio Mazziga, braccio destro di Pozzati nell’associazione Insieme si può, di cui faceva parte anche Spada -; suo padre, di famiglia benestante, era stato un ingegnere del Consorzio di Bonifica e a Codigoro aveva acquistato diversi terreni, poi venduti. Adele era sempre in prima linea a promuovere l’arte e aveva messo a disposizione della collettività, un edificio di proprietà, palazzo Spada, allo scopo di realizzare mostre pittoriche e fotografiche e rassegne temporanee. Era di cuore grande e ha sempre aiutato chi le ha chiesto una mano».

L’ultimo saluto, prima della tumulazione nella tomba di famiglia, nel cimitero di Codigoro, è stato portato venerdì, nella camera mortuaria dell’ospedale del Delta. Lascia il fratello Enea, la cognata Franca, i nipoti Laura, Donatella, Maria Caterina, Cesare e Maria Novella con le rispettive famiglie le affezionate Anita e Natalia.

Commossa, la sindaca Sabina Alice Zanardi, volge «un ringraziamento alla signora Adele per la sua costante vicinanza alla comunità codigorese, per l’attaccamento e la dedizione al territorio. Ha donato all’amministrazione comunale l’archivio della sua famiglia, un patrimonio storico dei secoli scorsi, che ci restituisce un pezzo importante del recente passato del nostro territorio». Mappe storiche, album di fotografie, documenti amministrativi, scritture notarili, rogiti, alberi genealogici, ma anche corrispondenza familiare sono una parte del patrimonio archivistico privato donato alla biblioteca comunale “Giorgio Bassani”, allo scopo di non disperdere la memoria di pagine di storia locale dell’Ottocento e Novecento. «Con spirito illuminato e perspicace Adele Spada – conclude la sindaca – ha trasformato il suo amore per il territorio in un mecenatismo moderno. Resta un bellissimo esempio per tutti».