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Pausa pranzo, orari e limitazioni: novità nel servizio di salvataggio ai Lidi

Katia Romagnoli
Pausa pranzo, orari e limitazioni: novità nel servizio di salvataggio ai Lidi

Bagnini assenti a postazioni alternate in due turni tra le 12.30 e le 14.30. Stop al brevetto ai minori, l’impatto si avvertirà solo dalla prossima stagione

30 maggio 2024
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Lidi Novità in vista per il servizio di salvataggio a mare in una stagione decollata con le incertezze scaturite dal divieto di rilascio del brevetto di bagnino ai minorenni, divieto slittato di due mesi, da aprile a giugno. «La grossa novità di quest’anno riguarda la pausa pranzo alternata - spiega Cesare Scarpa, coordinatore degli assistenti ai bagnanti del Cus Salvataggio - e quindi una postazione sì e una no chiuderà dalle 12.30 alle 13.30, mentre il secondo turno della pausa scatterà dalle 13.30 alle 14.30. Lo spazio acqueo da controllare per i bagnini che resteranno in servizio si amplia. Non abbiamo riscontrato quest’anno problemi per il rilascio del brevetto, in quanto i corsi a cui partecipano per l’80% minorenni si erano già svolti durante l’inverno. Il problema si presenterà dal prossimo anno ed è sentito da nord a sud, in tutte le spiagge. Sin da ora i bagnini in pausa pranzo devono esporre la doppia bandiera rossa, mentre sino allo scorso anno era previsto che si facesse sventolare una sola bandiera rossa». Decadono gli orari di servizio diversificati tra bassa e alta stagione, ad appannaggio di una fascia oraria unica (dalle 9.30 alle 18.30 con due ore di pausa pranzo alternate). Molti giovanissimi sono ancora impegnati sui banchi di scuola e a fronte delle crescenti responsabilità per il settore del salvataggio, di anno in anno si registra un calo di candidature a svolgere un mestiere, entrato nella leggenda della storia del turismo balneare sulla Riviera adriatica. Le postazioni di salvamento, dopo l’introduzione della bombola a ossigeno nella passata stagione, quest’estate saranno dotate pure di saturimetro, utile a misurare l’ossigenazione del sangue. Da anni, invece, sono disponibili defibrillatore e pallone hambu. Per il bagno le raccomandazioni dei bagnini sono ferree: «gli anziani devono evitare colpi di calore pericolosi, ma non devono neppure entrare in acqua dopo i pasti - prosegue Cesare Scarpa - e chi non è esperto nuotatore non deve spingersi verso gli scogli, ma magari nuotare in orizzontale. In caso di vento forte, noi esponiamo la bandiera gialla e scatta il divieto di portare in acqua gonfiabili. I bagnanti devono rispettare le nostre raccomandazioni. Non devono fare i fenomeni». Il servizio di salvataggio si estende quest’anno al terzo week end di settembre (22 settembre). Ai lidi sud opera la società Alto Adriatiko che, in via sperimentale, proprio da quest’anno, introdurrà, su due postazioni, rulli di salvataggio con cima applicata. «Lo scopo è vedere se possono essere utili come postazioni di salvataggio - spiega Francesco Corradi, coordinatore della società di salvataggio Alto Adriatiko -; le nuove norme prevedono, inoltre, dalla stagione 2025 l’impiego dei megafoni, per diramare avvisi all’utenza. Già da questa estate esporremo la bandiera rossa solo per segnalare lo stato del mare in burrasca e la gialla in caso di vento, nel qual caso sarà obbligatorio richiudere gli ombrelloni, non si potranno noleggiare natanti e i materassini non potranno entrare in acqua». Tra le novità anche il limite acque sicure fissato a 1,30 metri di profondità e a 50 metri dalla battigia. Il limite fissa, con sistema di pali o boe, il perimetro entro il quale muoversi, per chi è meno avvezzo al nuoto.