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Il caso

Portomaggiore, caricato in macchina e poi preso a bastonate

Daniele Oppo
Portomaggiore, caricato in macchina e poi preso a bastonate

Quattro pakistani finiscono a processo

31 maggio 2024
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Portomaggiore Cosa ci fosse realmente sotto non è chiaro, magari verrà appurato nel processo. Il 19 settembre quattro uomini, tutti di nazionalità pakistana, compariranno davanti al giudice dell’udienza preliminare per rispondere di accuse gravissime: sequestro di persona e lesioni in concorso ai danni di un loro connazionale.

La vicenda coinvolge quattro uomini di 33, 22, 55 e 20 anni, i primi due residenti nell’Argentano e per i quali sono state disposte le ricerche, perché non si sa dove siano finiti; gli altri a Portomaggiore. Sono difesi dagli avvocati Enrico Segala, Alessandro Bignardi e Francesco Baccaro. Il 13 agosto del 2022 avrebbero inseguito in automobile un loro connazionale, lo avrebbero caricato in auto e poi lo avrebbero picchiato anche con l’uso di bastoni, per poi riportarlo davanti a casa sua, buttandolo giù dall’auto.

Scena da criminalità di strada, preoccupante, avvenuta all’interno di una comunità che negli ultimi anni ha visto svilupparsi risse e pestaggi. In alcuni casi, come accertato dalle indagini, episodi legati al fenomeno del caporalato, a ritorsioni o ribellioni. Che anche in questo caso vi sia un collegamento per ora non è dato saperlo, anche se le indagini condotte dai carabinieri non sembrano aver portato a quel mondo, anche perché non vi sono collegamenti con i nomi emersi in quelle inchieste.

Rimane la modalità da regolamento di conti: un uomo inseguito, caricato in auto, portato a 200 metri di distanza vicino all’argine di un canale, minacciato con un coltello e bastonato. Poi riportato davanti a casa sua, sbattuto fuori dall’auto, direttamente sulla strada. Una punizione fisica, da 5-6 giorni di prognosi. 


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