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La riapertura

Scortichino, l’azienda Marchetti e Soffritti rinasce dopo 12 anni

Maurizio Barbieri
Scortichino, l’azienda Marchetti e Soffritti rinasce dopo 12 anni

Rasa al suolo dal terremoto del 2012, la storica sede è tornata a vedere la luce

03 giugno 2024
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Scortichino «Ora che a distanza di dodici anni siamo riusciti a riaprire è davvero la fine di un incubo». Alberto Marchetti e Massimo Soffritti, titolari dell’omonima azienda che vende vino, acque minerali, birre e bibite, sono commossi fin quasi alle lacrime. Il 20 maggio 2012 la storica sede di Scortichino in via Argine Diversivo, unitamente alle due abitazioni, è stata rasa al suolo dalle devastanti scosse di terremoto. Ci sono voluti dodici lunghi anni per rivedere la luce. In questo lasso di tempo sono venuti a mancare i rispettivi padri, ovvero Otello Marchetti e Giuliano Soffritti, i quali avevano tanto sperato di poter vedere la ricostruzione del capannone.

«Molte volte siamo stati presi dallo scoramento. I lavori proseguivano a rilento, dovevamo far fronte alle spese, compreso l’affitto di un capannone dove avevamo trasferito l’attività - dicono ancora i titolari -. Devo ringraziare mia moglie Nicoletta e le mie figlie Laura e Irene che non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto – spiega Marchetti che ha avuto anche la casa paterna rasa al suolo dal terremoto, così come l’abitazione di Massimo Soffritti – e oggi per noi è un gran giorno».

«Tra le novità – spiega Marchetti –, abbiamo l’inserimento di diversi nuovi prodotti, fra i quali olio extravergine di oliva di due regioni italiane, Abruzzo e Calabria, miele di diverse estrazioni e svariati formati, insieme a vari tipi di caramelle sempre a base miele, tutti prodotti del nostro Appennino, e ancora marmellate di qualità, frutti sciroppati, salse in aceto balsamico di produzione zona Abetone azienda il Baggiolo e altri prodotti che stiamo ancora studiando». Nella sede in via Provinciale 129 accanto al campo sportivo di Scortichino i titolari hanno ricevuto la visita del sindaco di Ferrara, Alan Fabbri (che è di Bondeno) e nel pomeriggio si è svolta l’inaugurazione con la presenza del sindaco di Bondeno, Simone Saletti, e del parroco, don Roberto Antonelli.