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L’episodio

Ferrara, sgrida l’uomo dei piccioni: donna aggredita e minacciata

Alessandra Mura
Ferrara, sgrida l’uomo dei piccioni: donna aggredita e minacciata

La testimonianza della signora: «Si è abbassato i calzoni, poi ha sferrato un calcio alla ruota della bicicletta»

03 giugno 2024
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Ferrara Molestata e aggredita per aver redarguito l’ “imbrattatore seriale”. È la spiacevolissima esperienza vissuta domenica da una signora che abita in centro storico e che come altri cittadini si dice esasperata dalla presenza di un individuo che getta a terra semi e granaglie per i piccioni, con conseguente degrado e sporcizia. Domenica mattina però il problema è andato oltre l’igiene e il decoro pubblico, perché l’uomo è passato alle vie di fatto. «Quando l’ho visto gettare a terra i semi gli ho intimato di smetterla e ho filmato la scena con il cellulare – racconta la donna –. Per tutta risposta si è diretto verso di me abbassandosi i pantaloni dicendo “Vedi cosa ti succede”, e a quel punto ho cercato di allontanarmi in bicicletta. Lui ha sferrato un calcio alla ruota posteriore, facendomi perdere l’equilibrio, così ho raggiunto il più in fretta possibile la mia abitazione e mi sono chiusa la porta alle spalle». Non contento, l’uomo si è “vendicato” spargendo altre granaglie attorno al portone, imbrattandolo anche con materiale simile a calce bianca. «Ho deciso di fare denuncia in Questura perché si è trattato di una vera e propria aggressione. Sono ormai quattro anni, dal periodo del Covid, che questa persona continua a gettare a terra cibo per i piccioni e si deve fare qualcosa per impedirlo. Tanto più che leggevo che è stato identificato, e non si spiega il motivo perché possa continuare ad agire impunemente», afferma la signora.

Un problema (ri)sollevato in questi giorni anche dal Comitato Residenti Ferrara Centro, che con una sorta di lettera aperta sollecitava un intervento da parte degli organi competenti, ricordando appunto che l’autore degli spargimenti illeciti (vietati da un’apposita ordinanza comunale) era già stato identificato dalla Polizia Locale. Una rabbia mista a sarcasmo dato che l’appello del Comitato si concludeva proponendo ironicamente di premiare l’uomo con un pubblico elogio per la «costante abnegazione per la salvaguardia della fauna autoctona, così che la sua figura venga finalmente alla luce e si possa adeguatamente ringraziare». In assenza di adeguate misure, i “premi” per i residenti sono invece guano, cattivi odori e mancanza di igiene.