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Il colpo

Ferrara, maxi truffa all’anziana

Daniele Oppo
Ferrara, maxi truffa all’anziana

Signora raggirata con la scusa del marito coinvolto in un incidente, consegnati ori e preziosi per oltre 10mila euro. Indaga la polizia

05 giugno 2024
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Ravalle Individuano una zona, fanno la pesca a strascico chiamando al telefono fisso finché non trovano la preda giusta. Poi azzannano. E sono organizzatissimi. Ieri pomeriggio una donna è stata raggirata facendole credere che il marito avesse appena avuto un incidente e che dovesse assolutamente pagare una cifra cospicua all’avvocato di controparte per tirarlo fuori dai guai.
 

Una truffa “classica”, il maresciallo che chiama al telefono, avvisa dell’incidente causato da un familiare, che per questo è in guai seri dai quali può uscire solo pagando. Scatta così la paura in chi non è preparato, l’apprensione. È il terreno ideale per piazzare la zampata: «La chiamerà l’avvocato della controparte». Qui c’è la raffinatezza del raggiro, perché il truffatore, come avvenuto ieri, si fa dare un secondo numero di telefono, quello mobile in questo caso, e così tutte le linee telefoniche vengono occupate: la signora non può chiamare nessuno e non può ricevere chiamate che potrebbero rovinare il meccanismo truffaldino.
 

Così è avvenuto ieri pomeriggio. Dopo averlo dettato al sedicente maresciallo, ecco sul numero di cellulare arriva una chiamata: è l’avvocato. La signora viene convinta che per il bene di suo marito deve pagare. Afferma di non avere soldi, ma dall’altra parte non si danno per vinti, vanno bene anche gli oggetti preziosi. Quelli ci sono e ce ne sono in abbondanza. Ce ne sono per un valore che da una prima stima supera i 10mila euro.
 

Dopo qualche minuto, forse anche meno perché non bisogna lasciare spazio di pensiero alla preda, ecco che qualcuno suona il campanello. È il collaboratore prontamente mandato dall’avvocato - sedicente, ovviamente - pronto a raccogliere. La donna consegna, il collaboratore, a quanto pare un ragazzino con l’accento del Sud Italia (non sorprende, spesso giovanissimi incensurati sono usati a questo scopo), cerca di dare ancora maggiore sicurezza alla signora sul fatto che sia tutto in regola, tutto lecito, tutto normale. Le consegna un codice da usare nel caso le cose non dovessero andare bene. Una specie di garanzia.
 

Solo dopo, quando è tardi purtroppo, la mente più calma, non più soggiogata dal panico e dall’apprensione, inizia a rimuginare, a collegare i puntini. A capire.
 

E così la donna chiama il marito per sincerarsi delle sue condizioni. Lui risponde. Perché sta bene, è al lavoro e non ha causato o subito alcun incidente. Non è nei guai.
 

Immediata la chiamata alle forze dell’ordine, interviene la polizia di Stato, con le volanti in prima battuta e poi con gli investigatori della squadra mobile