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I comizi finali: La Comune di Ferrara

Anna Zonari: Il ballottaggio? «L'unità è come l’amore, si conquista»

Stefania Andreotti
Anna Zonari: Il ballottaggio? «L'unità è come l’amore, si conquista»

La candidata sindaca arriva in piazza in bicicletta e parla dopo gli interventi della sua squadra: «La politica si fa dal basso»

07 giugno 2024
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Ferrara «Oggi ho scelto di non fare un comizio tradizionale, ma di parlare solo alla fine, dopo gli altri candidati della nostra lista, perché non c’è un io, ma un noi, un collettivo». Ha esordito così Anna Zonari, candidata sindaca de La Comune di Ferrara, un percorso partecipativo partito nell’estate 2023 e sostenuto da Possibile e Partito Socialista Italiano. È arrivata in piazza in bicicletta (che ha forato davanti al banchetto del Movimento 5 Stelle) dopo essere partita dalla Porta degli Angeli assieme a candidati e sostenitori, attraversando Ercole I D’Este, fino ad arrivare in piazza Trento e Trieste e salire con loro sul palco nel tardo pomeriggio.

A prendere la parola sono stati in successione Laura Albano, che ha ricordato come la declinazione femminile della politica sia centrale nel programma. Sergio Golinelli, portatore delle tematiche della giustizia ambientale, che devono andare di pari passo con quelle della giustizia sociale. Marta Leoni, psichiatra, che ha ricordato come a lei e a Zonari, psicologa, stia a cuore il disagio mentale ed emotivo e il necessario supporto che deve essere riconosciuto ai più fragili. Federico Besio, interprete, con i suoi 21 anni, delle istanze dei più giovani, sfiduciati e lontani dalla politica. Malek Fatoum, giovane donna di seconda generazione, che ha deciso di impegnarsi per la città in cui è nata mettendo al centro giustizia e diritti. Gianni Squarzanti, segretario comunale del Partito Socialista, ha ribadito l’appoggio del gruppo perché «Ferrara per cambiare ha bisogno di una donna al governo della città», proponendo anche la ricostruzione delle circoscrizioni e il maggiore sostegno alla popolazione anziana.

Mario Zamorani, coordinatore di Più Europa dedica il tempo a sua disposizione a un accorato elogio di Zonari «capace di affrontare in modo complesso questioni complesse, è caparbia, studia, e sa ascoltare, a differenza degli altri politici ferraresi che ascoltano solo sé stessi». Andrea Firrincieli, che si dedica alla politica «dopo 40 anni di servizio nell’Arma dei Carabinieri» e parla di sicurezza «che non si fa con le jeep dell’Esercito che sono fatte per andare in Afghanistan a combattere la guerra» e ribadisce le parole d’ordine rispetto, umanità e responsabilità.

Dopo di loro prende la parola tra gli applausi Zonari per ribadire che «la politica si fa dal basso, la democrazia rappresentativa non è più sufficiente, lo dimostrano l’astensionismo, la mancanza di passione e di coinvolgimento. Un anno fa ci siamo convinti che ci fossero tante persone in gamba in città e abbiamo voluto interpellare loro, le associazioni, le organizzazioni, le cittadine e i cittadini a costruire assieme un’alternativa. Abbiamo fatto lo stesso anche con le forze politiche, alcune hanno accettato, con altre non c’è stato accordo. L’unità come l’amore è qualcosa che si conquista, quando ci sono differenze, non le si supera azzerandole, ma riconoscendo il pluralismo come un valore». Questo è il messaggio che Zonari lancia a chi si chiede quale sarà la sua posizione in caso di ballottaggio.