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Furti a raffica nel deposito bici. Ferrara Tua: «Stiamo risolvendo»

Stefania Andreotti
Furti a raffica nel deposito bici. Ferrara Tua: «Stiamo risolvendo»

I pendolari criticano la mancanza di sicurezza della nuova velostazione. Le segnalazioni: «Qui ne ho viste di tutti i colori, ogni giorno è un mistero quello che trovi. O meglio, che non trovi»

07 giugno 2024
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Ferrara L’arrivo dei pendolari con i treni da Venezia e Bologna, rompe il silenzio della velostazione, che si riempie di imprecazioni. Chi non ha più una ruota, chi l’intera bicicletta.

A poca distanza dalla giornata dedicata al veicolo a due ruote che contraddistingue Ferrara, sono diverse le segnalazioni sulla mancanza di sicurezza nella nuova struttura gestita da Ferrara Tua, in convenzione con il Comune.

«Mi hanno rubato la sella - lamenta Nicola, studente di Unife, che ogni giorno viene da Padova con un’altra decina di compagni - qui ne ho viste di tutti i colori, ogni giorno è un mistero quello che trovi, o meglio che non trovi. Qualche giorno fa sono arrivato e stavano rubando la sella di una mia amica e sono intervenuto per allontanarli. Noi studenti spendiamo più in biciclette che treno».

Da settembre dello scorso anno, accanto alla Stazione è in funzione la velostazione, un ambiente circondato da pareti di cemento e coperto da una tettoia, con 116 posti, aperto dalle 5 alle 21, che sostituisce l’area con le rastrelliere, dove ora c’è un punto di ricarica per monopattini e cicli elettrici, e il vecchio deposito sfitto.

«I posti sono troppo pochi, nelle ore di punta non si riesce a parcheggiare, e il regolamento prevede che dopo cinque giorni le bici vengano rimosse, non è funzionale per le esigenze dei pendolari» è la critica di Gaetano.

«Non sono venuta per lasciare la bicicletta, ma per cercare quella che mi hanno rubato, perché so che questo è un posto che non gode di buona fama, magari la ritrovo qui» ammette Antonella.

«Ogni giorno faccio 15 chilometri per arrivare qui, prendere il treno e andare a lavorare, se dovessero rubarmi la bicicletta non saprei proprio come fare» è la preoccupazione di Mamadou.

«Una foratura, un guasto sono sempre in agguato ma era bello sapere che il disagio sarebbe stato curato il più delle volte tra la sera, quando riconsegnavi la bici azzoppata, e la mattina dopo, quando l’avresti ritrovata di nuovo in ordine di marcia grazie alla perizia ed alla disponibilità dei gestori», ricorda con nostalgia Angelo, dipendente di Unife, pendolare da Forlì. «Nonostante il box venga chiuso con cura tra la sera ed il mattino e nonostante la presenza scenografica delle guardie giurate, presenti quando possono essere notate dai pendolari, ho già dovuto ricomprare una bici, due ruote e un sellino, vittime di ladri o vandali. Viene spontaneo chiedersi: perché eliminare un servizio esistente e funzionante per sostituirlo con uno peggiore, anzi, con un disservizio? Investendoci tra l’altro parecchi soldi pubblici. Sono d’accordo sul fatto che il piazzale della stazione versava in pessime condizioni ed andava sistemato. Ma perché radere al suolo tutto invece che limitarsi ad intervenire su quanto andava migliorato? Grazie a chi saprà rispondermi. Nel frattempo, grazie Alan, grazie Ferrara Tua. Che, ogni giorno, mi donate il brivido dell’imprevisto».

Per rispondere alle tante sollecitazioni, interviene Luca Cimarelli, presidente di Ferrara Tua. «Proprio in questi giorni abbiamo affidato le prime commesse per risolvere il problema degli accessi indesiderati: installeremo un cancello automatizzato che si potrà aprire tramite la nostra app, che stiamo implementando. Registrandosi basterà inquadrare il qr code all’ingresso, che riconoscerà chi è autorizzato ad entrare. Il controllo verrà rafforzato con telecamere e illuminazione interne».

L’accesso resterà gratuito e i lavori saranno realizzati già nelle prossime settimane. Per quanto riguarda il secondo lotto di interventi «ci sono già risorse a disposizione per la demolizione dell’ex rimessa privata che ora versa in condizioni fatiscenti. Verranno poi realizzati un punto turistico, un deposito bagagli a pagamento con sistema smart box automatizzato, e un nuovo rimessaggio per i cicli, con officina, dove, si potrà anche effettuare il noleggio. Dal momento che Ferrara Tua non ha interesse a fare business con questa struttura, cercheremo un partner del Terzo Settore che si possa occupare della gestione. Il progetto è già esecutivo, per partire manca solo la firma della convenzione da parte di Rete ferroviaria italiana, proprietaria dell’immobile, con cui stiamo collaborando strettamente per realizzare una riqualificazione che si integri con quella complessiva della stazione».  

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