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Il caso

Copparo, concessionaria chiusa e decine di denunce

Copparo, concessionaria chiusa e decine di denunce

Emerge che non venivano fatti i passaggi di proprietà

08 giugno 2024
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Copparo Sono diverse decine le persone, non solo di Copparo, che in questi giorni stanno andando dai carabinieri o stanno contattando un avvocato dopo aver scoperto che l’automobile acquistata dalla concessionaria Azzolini Cars di via Primicello è inutilizzabile.
 

Da quanto sta emergendo, ma siamo alle fasi iniziali di un’indagine che potrebbe richiedere del tempo, il concessionario o non avrebbe mai definito il passaggio di proprietà delle auto o, ancora prima, avrebbe realizzato dei permessi di circolazione temporanei falsificati, assicurando, probabilmente per evitare verifiche, che avrebbe fatto tutto lui, invitando gli acquirenti a non recarsi da un’agenzia di autopratiche. Si parla di molte vendite realizzate, almeno negli ultimi cinque mesi. E ora sono in tanti a ritrovarsi nella situazione di aver già pagato per un’automobile della quale sono anche entrati in possesso, ma che non è divenuta di loro proprietà (e se e quando lo potrà divenire non è una questione banale) e con la quale non possono dunque circolare, essendo anche l’assicurazione già stipulata basata su falsi presupposti e quindi non in regola. Altri, invece, l’auto nuova non l’hanno mai vista, ma hanno già versato caparre, anche in contanti, e perfino ceduto la propria vecchia vettura, ritrovandosi senza nulla in mano. In altri casi c’è chi ha fatto un finanziamento per poter acquistare l’auto e per loro la speranza è che possano almeno bloccare la pratica, viste le circostanze.
 

Il caso Martedì (ma l’operazione era iniziata già nei giorni precedenti) praticamente tutte le auto che erano ancora presenti nella concessionaria sono state portate via con una bisarca, ma non poste sotto sequestro come si era pensato all’inizio vista la presenza delle forze dell’ordine (i carabinieri), ma prese dalla concessionaria proprietaria, che le aveva date alla Azzolini Cars in conto vendita. E, come detto, sono più concessionarie quelle che hanno ripreso le vetture ancora nel noto autosalone copparese.
 

E da quanto emerge al momento, molte delle auto oggi bloccate o mai consegnate sarebbero state legate proprio a questo meccanismo: il pagamento si sarebbe fermato nei conti di Azzolini, ed ecco perché il passaggio di proprietà non veniva portato a termine, essendo il proprietario dell’auto ignaro dell’effettiva vendita. Chi ha pagato l’intera transazione - magari indebitandosi proprio con una finanziaria - avrà più di un pensiero in questo momento e trovare una soluzione probabilmente non sarà una cosa scontata.

Sono già diversi i clienti che hanno presentato denuncia, come ci era stato raccontato da alcuni diretti interessati un paio di giorni fa, i quali avevano versato la caparra ma continuavano ad aspettare, anche alcuni mesi, prima di poterla avere. Alcune delle persone che abbiamo sentito erano clienti abituali dell’attività, che d’altronde vanta diversi decenni di vita (in passato era concessionaria Opel) e mai era capitato loro una situazione del genere. «Ma conoscendo la famiglia Azzolini da anni mi sono fidato, anche se l’attesa così lunga era strana. Poi martedì sono andato in concessionaria a chiedere spiegazioni, ma dentro non c’erano auto, e neppure persone...».