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Ferrara, sconto in base all’Isee per le case di riposo

Ferrara, sconto in base all’Isee per le case di riposo

Sulle rette arriva l’accordo con Anci e sindacati Cgil, Cisl e Uil

08 giugno 2024
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Ferrara Accordo in extremis sulle rette delle Case di riposo (e forse a favorire il risultato è stata anche la vicinanza della scadenza elettorale). Lo scorso febbraio il rincaro di 4,10 euro al giorno – operativo in tutta la regione – aveva suscitato un vespaio anche a Ferrara, ma un’intesa con i sindacati Cgil, Cisl e Uil e con l’Anci di fatto annulla l’aumento per le categorie più fragili e lo contiene in modo rilevante per gli altri utenti delle strutture.
 

«Si recupera così in modo sostanziale la frattura determinata dalla decisione unilaterale della Regione di aumentare le rette – commenta un comunicato dei sindacati – L’accordo prevede l’azzeramento dell’aggravio per gli utenti delle Cra con Isee socio sanitario residenze fino 12.000 euro. Per coloro invece che hanno un Isee compreso fra 12.000 e 20.000 euro, ci sarà una restituzione pari a 3 euro per ogni giorno di ricovero. Il risparmio per gli utenti e le famiglie si attesta così, per l’intero 2024, fra 1.005 e 1.373 euro». La procedura per accedere allo sgravio risulta semplificata: sarà sufficiente produrre la Dichiarazione sostitutiva univa per l’Isee entro il 30 settembre e presentare una domanda di restituzione.
 

«La mobilitazione realizzata nei territori da Cgil Cisl Uil e dai pensionati ha prodotto un risultato concreto – proseguono i sindacati – particolarmente rilevante in una fase di grande difficoltà per le famiglie, i pensionati ed i lavoratori, con ridotto potere d’acquisto di salari e pensioni, erosi dalla spinta inflazionistica e dall’aumento del costo della vita. Inoltre la restituzione calibrata su base Isee – aggiunge la nota – rappresenta un’importante innovazione ed un incentivo all’utilizzo di questo strumento, soprattutto in vista dell’obiettivo lungamente rivendicato dalle organizzazioni sindacali di prevedere un sistema tariffario articolato in base all’Isee lineare».
 

A decorrere dal 2025 infatti, in corrispondenza dell’entrata in vigore del nuovo accreditamento, secondo quanto concordato con la Regione – precisano i sindacati – per ogni utente sarà calcolata una retta personalizzata, sulla base della specifica condizione economica e patrimoniale, considerando così in modo puntuale l’effettiva capacità di compartecipare alla spesa socio-sanitaria». Soddisfazione anche dall’Anci Emilia Romagna. «In accordo con Anci e sindacati, come chiarisce la stessa associazione dei Comuni, i 10 milioni di euro che sono stati stanziati lo scorso 31 maggio «verranno assegnati ai Comuni attraverso il Fondo Sociale Regionale per sostenere gli utenti e le famiglie con redditi medio bassi e bassi».