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Ferrara

Danni e vandalismi

Si presentano alla festa senza invito, spaccano vetri e lanciano sedie

Annarita Bova
Si presentano alla festa senza invito, spaccano vetri e lanciano sedie

Una banda di minorenni in azione tra Molinella e San Martino in Argine

08 giugno 2024
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Molinella «Dovrebbe essere un luogo tranquillo dove passare le lunghe giornate estive e invece la piscina di Molinella è stata teatro di due risse e piccoli episodi che vanno fermati sul nascere». Così alcuni genitori dopo una festa di fine scuola. «Siamo alle solite - dicono esasperati -, il gruppetto è più o meno sempre lo stesso. Sono ragazzini dai 13 ai 17 anni che abitano in un quartiere del paese. Hanno iniziato a litigare, a spingersi e alla fine si sono presi a botte, per ben due volte. Per fortuna nessuno si è ferito, ma per i bambini presenti non è stata certo una bella scena».

A quanto pare, «non si sta tranquilli nemmeno nei parchi, dove ci sono i giochi per i bambini come nei campi da basket. Una soluzione in qualche modo va trovata». Poche ore prima di questo episodio in piscina, un altro denunciato alle forze dell’ordine. Nella sala polivalente di San Martino in Argine si è svolta una festa di compleanno con tanti giovani, anche di Molinella. Verso l’1 di notte si sono presentati alcuni ragazzi senza invito. «Questi ragazzi con grande arroganza e atteggiamento intimidatorio e assimilabile a quello di una gang che vuole dimostrare la presenza sul territorio, in prima battuta hanno cominciato a infastidire tutti e a servirsi di cibo e bevande senza alcuna autorizzazione, poi allontanati da un ragazzo della festa, sono successivamente rientrati e hanno cominciato a lanciare sedie e ad avere un atteggiamento decisamente violento, hanno spaccato una vetrata e rubato sacchi cibo che erano destinati a estate ragazzi». Sono state chiamate le forze dell’ordine, ma «i delinquenti ovviamente sono scappati. Sono poi stati rintracciati sulla strada verso Molinella e identificati».
La raccomandazione, in linea di massima, è quella di denunciare e non solo segnalare (soprattutto in rete), altrimenti le forze dell’ordine in tanti casi non possono procedere.