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L’allarme

Incidenti con daini, a Lido Nazioni due auto distrutte in sei giorni

Katia Romagnoli
Incidenti con daini, a Lido Nazioni due auto distrutte in sei giorni

Testimonianza di una giovane mamma di Bosco: «È un’emergenza»

09 giugno 2024
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Lido Nazioni Due incidenti stradali e altrettante auto distrutte in sei giorni, a causa di tre daini spuntati all’improvviso sulla sede stradale. Chiara Manfrini, 28enne di Bosco Mesola e il suo figlioletto Edoardo di appena 11 mesi sono rimasti coinvolti in meno di una settimana, il 29 maggio e il 4 giugno, in due incidenti provocati dall’attraversamento improvviso di daini. Il primo episodio si è verificato, attorno alle 21.30, lungo la strada panoramica Acciaioli, nei pressi dell’incrocio semaforico di Lido Nazioni; il secondo, sempre nel medesimo orario, lungo la strada statale Romea, in prossimità del ristorante "la Greppia". A raccontare le drammatiche esperienze, per accendere i riflettori su un fenomeno sempre più preoccupante, quale è quello della fauna selvatica vagante, è la stessa giovane mamma.

«Il 29 maggio ero alla guida di una delle due auto di proprietà, una Audi A 1, avevo appena superato l’impianto semaforico di Lido Nazioni ed ero diretta verso Lido Volano. Nell’apposito seggiolino, sul sedile posteriore c’era anche il mio bimbo Edoardo. Sono sbucati all’improvviso due daini. Sembravano due cavalli lanciati in corsa. Per fortuna procedevo a velocità moderata. Uno dei due ha sfondato il cofano prima di lanciarsi in fuga con l’altro. Ho visto fumo uscire dal cofano e ho afferrato mio figlio, fortunatamente rimasto illeso e ho atteso fuori dall’auto l’arrivo dei soccorsi. Il gas fuoriuscito dopo l’esplosione dell’airbag mi ha ustionato un braccio. Sei giorni dopo è successo al mio compagno Yuri, lungo la statale Romea, alla guida di una Fiat 500, sempre allo stesso orario e in auto c’eravamo pure io e il mio bimbo». Entrambe le vetture entrate in collisione con i daini (rimasti feriti, ma fuggiti in mezzo alle aree boscate che circondano l’Acciaoli e la Romea) hanno riportato ingenti danni, addirittura superiori al loro valore commerciale attuale e sono destinate alla rottamazione. La giovane coppia in sei giorni è rimasta così sguarnita di mezzi di trasporto. Il piccolo Edoardo, dopo il secondo incidente stradale, ha riportato un forte choc, ma, come osserva mamma Chiara, «nella sfortuna ci è andata bene. Questi incidenti ormai si ripetono tutti i giorni. Ci siamo rivolti a un’antifortunistica, ma ci è stato riferito che sono tante le cause analoghe aperte, ma che la Regione, competente sulla fauna selvatica, risponde che ci sono i cartelli. Ma i cartelli non salvano vite». Con la sua testimonianza la giovane di Bosco Mesola sollecita l’adozione di provvedimenti e soluzioni adeguati a contenere i rischi per coloro che circolano nelle zone sempre più frequentemente attraversate da daini. Dopo il danno (duplice), la beffa (altrettanto duplice), dato che Chiara Manfrini e il compagno Yuri, che a seguito dell’incidente del 6 giugno ha riportato la frattura di una costola, non dispongono più di veicoli di proprietà per spostarsi. L’Audi A 1 ha riportato danni per 11.500 euro, mentre un mese fa, in funzione della rivendita, era stata valutata 10mila euro. La Fiat 500, invece, vale sul mercato 5mila euro, ma ha riportato danni per 3.500 euro. In entrambi i sinistri la velocità moderata ha impedito conseguenze ben più gravi.