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Emilia Romagna le reazioni dei partiti. FdI Esulta per il primo eurodeputato, Pd per il boom di voti al partito e a Bonaccini

Emilia Romagna le reazioni dei partiti. FdI Esulta per il primo eurodeputato, Pd per il boom di voti al partito e a Bonaccini

L’emiliano Cavedagna è il primo eurodeputato eletto per Fratelli d’Italia in Regione. Gli altri emiliano romagnoli sono Bonaccini e Gualmini per il Pd e Pignedoli per M5S

10 giugno 2024
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FDI ESULTA: CAVEDAGNA PRIMO EUROPARLAMENTARE ELETTO IN EMILIA ROMAGNA DEL CENTRO DESTRA

 "Primi nonostante offese, insulti e fake news". E per la prima volta c'è un eurodeputato "di destra" dell'Emilia-Romagna. Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e Fdi festeggiano sui social il voto delle europee e l'affermazione del bolognesissimo Stefano Cavedagna.

Un risultato a cui ha brindato con un caffè assieme agli altri maggiorenti del partito sotto le Due torri, Marco Lisei e Francesco Sassone. Le oltre 50.000 preferenze a Cavedagna (55.324 di cui 46.903 in Emilia-Romagna; 20.991 a Bologna e provincia e 9.743 in città, ndr) sono un grande risultato per Fratelli d'Italia".

E' il secondo degli eletti nel collegio del nord-est "e sarà il primo eurodeputato di destra emiliano della storia", sottolinea Michele Barcaiuolo, senatore e coordinatore regionale Fdi in Emilia-Romagna.

"Ci hanno attaccato, offeso, insultato. Hanno inventato notizie, creato fake news e mistificato la realtà. Hanno cercato in tutti i modi di denigrarci e offenderci davanti agli italiani. Che però hanno gli occhi per guardare e ancor più la testa per ragionare. Ecco perché siamo ancora più forti. Ecco perché loro continuano a perdere", conclude.

Fratelli d'Italia, riprende Barcaiuolo sempre dai social, "cresce rispetto alle vittoriose politiche del 2022 in Italia (dal 25,98 al 28,8"), in Emilia-Romagna (dal 25,04 al 28,02%), in provincia di Modena (dal 23,62 al 25,96), a Modena città (dal 19,84 al 22,23). E con Fdi cresce tutto il centrodestra in Italia (dal 42,88 al 47,44%), in Emilia-Romagna (dal 38,3 al 40,61%), in provincia di Modena (dal 36,5 al 38,3) e a Modena città (dal 30,5 al 31,79"). Cavedagna in provincia di Modena trova 5.000 voti "oltre ogni attesa", evidenzia Barcaiuolo.

EUROPEE. TOSIANI: CHE BELLA GIORNATA! PD PRIMO PARTITO IN EMILIA-R

Festeggia il Pd dell'Emilia-Romagna per il risultato ottenuto alle elezioni europee. "Siamo il primo partito (36,11%) con il miglior risultato d'Italia in termini percentuali. Anche i voti assoluti aumentano rispetto alle ultime politiche ed alle scorse Europee, nonostante un sensibile e preoccupante calo dell'affluenza, che impone a tutti noi una riflessione", è il commento del segretario regionale, Luigi Tosiani, affidato alla sua pagine Facebook.

"Dietro questi dati c'è il riconoscimento del lavoro che insieme abbiamo fatto, nelle istituzioni e sul territorio, dalle grandi città ai piccoli comuni, per il bene delle nostre comunità, prima di ogni cosa", rivendica il dem.

"C'è il risultato straordinario di Stefano Bonaccini, che ci rappresenterà in Europa, perché si è speso ancora una volta per il suo territorio con forza e passione, ed è stato un valore aggiunto importantissimo", sottolinea Tosiani. "Grazie Elly, Grazie Stefano, perché non siamo mai stati così uniti, e quando il Pd è unito vince e fa sognare un vento nuovo. In un contesto europeo fatto di luci ed ombre, il Pd ottiene un grande risultato, aumenta i voti dalle politiche e dimezza lo svantaggio da Fdi. Ha ragione la segretaria Elly Schlein, che ha guidato con generosità, credibilità, coraggio e spirito unitario la nostra comunità, siamo il perno dell'alternativa e dobbiamo costruirla con ancora più forza", aggiunge Tosiani.

Se Bonaccini fa il suo ingresso per la prima volta a Strasburgo, per Elisabetta Gualmini è arrivata la riconferma. "Grazie alle oltre 57.000 persone che hanno scritto il mio nome. Grazie alla mia squadra, sia quella di Bruxelles che quella italiana, grazie alla mia splendida famiglia. Ora qualche giorno di riposo e poi si ricomincia più determinati che mai in una legislatura forse tra le più importanti di sempre", è il commento dell'europarlamentare.

L’ANALISI  DI LEPORE: “NELLA REALTA’ RISPETTO AL 2022 FDI CALA E PD SALE”

Circa 750.000 voti in meno per Fdi, quasi 120.000 in più per il Pd. Parte da qui l'analisi del voto del sindaco dem di Bologna, Matteo Lepore, che sui social mostra una tabella che mette a confronto i risultati delle europee con quelli delle politiche del 2022: in termini di voti assoluti e non di percentuali, però, con un raffronto che quindi tiene in conto il calo dell'affluenza.

"Nella realtà- scrive Lepore- chi recupera e chi perde voti nel voto delle europee in Italia". Guardando ai primi sei partiti, dunque, la tabella pubblicata dal sindaco bolognese mostra (con dati ovviamente non ancora definitivi) che i voti di Fdi sono calati da 7,301 a 6,550 milioni mentre quelli del Pd sono passati da 5,348 a 5,466 milioni.

I voti assoluti sono diminuiti anche per M5s (da 4,335 a 2,263 milioni), Fi (da 2,279 a 2,207) e Lega (da a 2,470 a 2,071). Tra le forze politiche maggiori, oltre al Pd l'unico altro segno più guarda sempre a sinistra: per Avs, infatti, i voti assoluti sono cresciuti da 1,021 a 1,514 milioni.

"Cosa chiederemo al successore di Stefano Bonaccini in Regione? Di essere coraggioso come il Pd di Elly Schlein". Conclude  il sindaco di Bologna Matteo Lepore, dem schierato appunto con la segretaria, commentando oggi il voto delle europee con vista sulle regionali in autunno in Emilia-Romagna dove per il centrosinistra si apre il post-Bonaccini

I PIU’ VOTATI

Bonaccini “Boom Boom” recordman delle preferenze 

"Sfonda" Stefano Bonaccini, che viaggia oltre le 383.000 preferenze con lo spoglio ormai ultimato. Ma la gara delle preferenze nel Nord-est fa segnare anche un'ottima prestazione del generale della Lega Roberto Vannacci, oltre le 140.000 preferenze.

A riscuotere tuttavia il maggior numero di voti personali alle europee, anche se non andrà all'Europarlamento è la premier Giorgia Meloni, che ha "cannibalizzato" la corsa interna in Fratelli d'Italia raccogliendo quasi mezzo milione di preferenze (circa 489.000 a poche sezioni dalla fine). In casa Fdi la meno lontana è l'assessora veneta Elena Donazzan, oltre le 63.000 preferenze.

Seguono con 54.000 il consigliere comunale bolognese Stefano Cavedagna e con circa 45.000 l'uscente di Strasburgo Sergio Berlato. Bene anche l'altro bolognese Piergiacomo Sibiano sui 19.000 consensi personali e qualche chance di staccare il biglietto per Strasburgo. Non ce la fa invece Guglielmo Garagnani, ex Confagricoltura, attorno ai 9.000. Tra i dem di gran lunga il più votato nella circoscrizione Nord-est è Bonaccini, ma si registrano anche ottime prestazioni dei veneti Alessandro Zan (sulle 92.000 preferenze) e Alessandra Moretti (81.000).

Bene anche Elisabetta Gualmini (56.000) che stacca Annalisa Corrado (48.000). Parecchie posizioni più indietro e sicuramente non eletto lo schleiniano Antonio Mumolo, comunque oltre la soglia delle 20.000 preferenze. 

Nella Lega Vannacci ha fatto il vuoto ma spunta, pur staccatissima, la sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint, circa 41.000 voti personali. In Forza Italia dopo il vicepremier Antonio Tajani c'è solo Flavio Tosi che viaggia attorno ai 34.000 consensi.

CASTALDINI  (FI): IN EMILIA-R. ABBIAMO 51.000 VOTI IN PIÙ "RISPETTO A POLITICHE; OTTIMO RISULTATO CONSIDERATA AFFLUENZA"

"Lo straordinario risultato di Forza Italia alle elezioni europee conferma che siamo un partito in crescita, come ha fin da subito ricordato il nostro segretario nazionale Antonio Tajani, che ha giustamente dedicato questa vittoria a Silvio Berlusconi e a tutti coloro che non hanno mai smesso di credere nella nostra bandiera".

Lo afferma la consigliera regionale di Forza Italia Valentina Castaldini. Questo risultato, aggiunge, "è un tributo ai valori che abbiamo ereditato dal nostro fondatore, una linea moderata, tranquilla ed equilibrata, e al contempo un segno che siamo pronti a incontrare le nuove sfide che ci attendono". Come coordinatrice dell'Emilia, aggiunge poi Castaldini, "ci tengo a sottolineare che Forza Italia migliora la performance delle ultime elezioni politiche, sia in Emilia sia in Romagna.

Il dato più significativo è il confronto con i risultati delle regionali del 2020. In Emilia, a queste elezioni, ben 51.000 persone in più hanno votato Forza Italia. Un ottimo risultato, considerando il dato poco felice dell'affluenza e il serio lavoro iniziato all'interno del partito negli ultimi mesi che ci prepara a quello che accadrà nelle prossime settimane.

Un particolare ringraziamento per il loro contributo a tutti i candidati, in primis Antonio Tajani, e alla coordinatrice regionale Rosaria Tassinari per il risultato ottenuto".

AVS AL 6,5% IN EMILIA-ROMAGNA "SI APRE NUOVA FASE POLITICA"

Pochissima Emilia-Romagna tanto tra i leghisti quanto tra gli azzurri, dove la migliore è la deputata romagnola Rosaria Tassinari con circa 5.400 preferenze (poco più di un migliaio per la bolognese Alessandra Servidori, tra i candidati meno votati della lista). Per l'Alleanza Verdi-sinistra s'impone invece Mimmo Lucano, che viaggia attorno ai 42.000 consensi, circa 10.000 in più della consigliera regionale veneta dei Verdi Cristina Guarda. Bene invece gli emiliano romagnoli tra i 5 stelle, con l'uscente Sabrina Pignedoli poco sotto i 15.000 voti e Ugo Biggeri, ex Banca etica, oltre i 10.000.

Fuori dal Parlamento europeo a causa del destino delle liste l'ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che pure aveva messo insieme circa 11.000 voti. Bocciate con Stati Uniti d'Europa anche Antonella Soldo (oltre le 10.000 preferenze riscosse) e Giulia Pigoni di Italia viva (circa 6.500). Altrettanto 'inutili' anche se numericamente non trascurabili le quasi 30.000 preferenze raccolte dal giornalista Michele Santoro.