La Nuova Ferrara

Ferrara

Amministrative

Argenta, bagno di folla per Baldini: è bastato il primo turno

Katia Romagnoli
Argenta, bagno di folla per Baldini: è bastato il primo turno

Il sindaco rieletto: «Ora curiamo la nostra comunità». Frecciata a Balboni (FdI): «Il suo disprezzo respinto dagli elettori»

11 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Argenta «Tornammo a riveder le stelle. Grazie a tutti. Volevo dirvi che abbiamo vinto. Cinque anni fa Curtarello ci ha dato più filo da torcere rispetto a Gabriella questa volta. Tra due settimane andate al mare, perché non ci sarà il ballottaggio. Prendiamoci cura della nostra comunità e prendiamoci grandi soddisfazioni». Subito dopo la riconferma alla carica di primo cittadino, Andrea Baldini si è concesso un bagno di folla, raggiungendo a piedi, in corteo, dalla sede del Pd di via Vinarola, la piazza Garibaldi, dove è stato accolto con cori da stadio, strette di mano, abbracci e congratulazioni di tanti concittadini. Il 53% dei consensi ha sciolto tutta l’apprensione che sin dal mattino si respirava in piazza.

Il Pd con la coalizione larga, che comprendeva le liste civiche Argenta Riformista, #futurogreen, Baldini Sindaco e il Movimento 5 stelle, ha raggiunto e recuperato i fasti del passato, anche rispetto alle ultime elezioni politiche. Il recupero si attesta attorno al 5% con il dato più significativo raggiunto ad Anita, storica roccaforte del centrosinistra. In tutti i seggi Baldini, con la sua coalizione, ha fatto man bassa di voti, da Filo, ad Anita, da San Biagio a Traghetto, dove questa volta il pari (un seggio a favore di Baldini e uno a favore della avversaria Azzalli), ha rovesciato l’esito negativo della tornata elettorale del 2019. Mentre si attendevano ancora i risultati definitivi e le preferenze, l’entusiasmo galoppava in una piazza affollata pure di bandiere. Tra le novità di questa consultazione elettorale anche l’ingresso, per la prima volta, in Consiglio comunale, della lista civica #futurogreen della vice sindaca uscente Giulia Cillani. La lista ha superato di misura lo sbarramento del 4%. Anche la lista civica dello stesso candidato a sindaco, poi riconfermato, porterà in Consiglio comunale un proprio candidato. Uno dei risultati personali migliori è quello conseguito da Ethan Felloni, giovane cuoco, candidato nella lista del Pd, che solo a Bando ha incassato 102 preferenze. Il basso argentano ha contribuito in modo significativo alla vittoria. «Non bisognerebbe togliersi i sassolini dalle scarpe subito dopo aver vinto - ha puntualizzato Andrea Baldini - ; gli elettori sono calati, ma noi abbiamo preso più voti di cinque anni fa. Qualcuno in più ci ha dato fiducia. Vogliamo ripagare questa fiducia». Poi, una stoccata diretta al senatore Alberto Balboni (FdI). «È brutto constatare che Balboni sia venuto qui a voler contendere la piazza, lanciando segnali di disprezzo nei confronti di chi cinque anni fa è stato un degno sfidante. Questo modo non piace agli argentani e lo hanno dimostrato alle urne».

La Lega Dopo le parole di solidarietà rivolte a Curtarello, recentemente dimessosi dal ruolo di segretario provinciale della Lega, Andrea Baldini ha assicurato che l’azione di governo proseguirà nel solco del percorso avviato in questi cinque anni. «Abbiamo voglia di continuare - ha concluso Baldini -, il lavoro non si è mai interrotto. Continueremo con maggiore consapevolezza ed esperienza. Del resto l’esperienza è valore e non un disvalore». L’orazione della piazza è stata riservata anche al piccolo Pietro, il figlioletto di tre anni, rimasto sulle spalle del padre in un abbraccio prolungato.Fra i tanti accorsi ad applaudire Baldini e la sua coalizione, anche i sindaci di Portomaggiore, Dario Bernardi, e di Cento, Edoardo Accorsi e il segretario provinciale del Pd, Nicola Minarelli. «Ci piace stare in mezzo alla gente - ha sottolineato Baldini -; abbiamo dimostrato che si può tenere una comunità unita e coesa. Voglio ringraziare tutte le persone candidate per il grande lavoro che hanno fatto con passione e impegno, ma voglio ringraziare anche gli avversari Gabriella Azzalli e Laura Ferrua per la campagna lunga, porta a porta, nella quale non è mancato, però, qualche scivolone».