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Ferrara, l’amaro giorno di Anselmo: «Sconfitti e insultati»

Stefania Andreotti
Ferrara, l’amaro giorno di Anselmo: «Sconfitti e insultati»

Niente ballottaggio e telefonata offensiva di Fabbri

11 giugno 2024
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Ferrara È iniziata come una giornata in cui era ancora lecito sperare, ma fin dai primi risultati che arrivavano dai vari seggi, è stato subito chiaro che il ballottaggio - il migliore degli esiti possibili per il centrosinistra - era un’ipotesi remota. Il temporale che nel pomeriggio si è abbattuto sulla città, ha lavato via le speranze, ed ha coinciso con il consolidarsi del dato della coalizione del candidato Fabio Anselmo a circa venti punti percentuali sotto l’avversario. Fin dalle 14, all’inizio dello spoglio delle schede, candidati della coalizione e cittadini simpatizzanti si sono succeduti nel quartier generale di piazza Cacciaguida per assistere in tempo reale all’aggiornarsi degli esiti. «Vivo in via Barlaam, stavo guardando i risultati da sola a casa, ma ho pensato che fosse meglio stare qui, per condividere lo sgomento», dice la signora Virginia.

«Io volevo partecipare alle celebrazioni per l’uccisione di Matteotti, ma ho ritenuto altrettanto importante stare assieme in questo momento, sono qui a cercare conforto» confessa Stefano, sconsolato. I giovani candidati di Anselmo hanno l’ingrato compito di tenere alto il morale con la loro vitalità, infondendo coraggio e distribuendo birre. Quando è ormai chiaro il quadro della sconfitta o, meglio, della strabordante vittoria di Alan Fabbri, inizia la fase di autocritica, in particolare tra i più navigati. «È stata una campagna elettorale sottotono, partita troppo tardi», «dobbiamo prendere atto che i partiti sono morti adesso vale solo il culto della personalità», «non facciamo vittimismo, l’opposizione inizia da adesso», sono le voci che si susseguono tra rabbia e avvilimento, fino a quando la tensione del momento si scioglie in un applauso all’arrivo di Anselmo, che oggi celebrava l’anniversario con Ilaria Cucchi e avrebbe certamente preferito festeggiare in altro modo.

«Ragazzi sono molto dispiaciuto per voi - esordisce consolando i presenti - come ho sempre detto se vinciamo, vinciamo tutti, se perdiamo, perdo io. Voi siete una squadra stupenda. Questa per me è stata un’esperienza nuova, con voi è stata formidabile, ci siamo organizzati da zero in due mesi e abbiamo fatto qualcosa di veramente grande. Come lista abbiamo ottenuto un risultato superiore a Forza Italia, che si avvicina a quello della Lega. Ringrazio tutte le forze della coalizione, se qualcuna è crollata, ci sta nel gioco elettorale. Abbiamo perso, ma evidentemente si sono molto preoccupati, perché ho ricevuto una telefonata davvero strana da Marco Gulinelli che mi chiedeva adesso che cosa avrei fatto, ed io ho risposto che ci vedremo in faccia io e Alan Fabbri in consiglio comunale, e dovrà rispondere agli interrogativi che gli abbiamo posto in campagna elettorale, riderà bene chi riderà ultimo. A quel punto nella telefonata, che ho registrato, si sente chiaramente la voce di Fabbri in sottofondo che dice "Anselmo fat dar in tal...". Testuali parole del sindaco, questo è stato l’onore delle armi. Ma sappia che se mi insulta, ne trarrò energia, per rappresentare gli oltre 24 mila ferraresi che ci hanno dato fiducia». Amaro il commento del M5S. «Non possiamo nascondere la nostra delusione per l’esito. Continueremo a vigilare e a impegnarci affinché le istanze che abbiamo portato avanti durante la campagna non vengano dimenticate».