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Riva del Po cambia, Daniela Simoni fa il colpaccio

Donatella Marighella
Riva del Po cambia, Daniela Simoni fa il colpaccio

Flop centrosinistra. In sala consiliare i festeggiamenti post elezione

11 giugno 2024
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Berra Daniela Simoni, 55 anni, della lista civica Gente di Riva del Po è il nuovo sindaco di Riva del Po. Eletta con 1.914 voti (55, 51%) Simoni centra l’obiettivo al suo terzo tentativo portando una ventata di centrodestra, ma con lista civica «fino al midollo», come dice lei. Laureata in giurisprudenza e dipendente dall’Unione Terre e Fiumi, Daniela Simoni si presentava a questa tornata elettorale carica di entusiasmo e con molte idee per poter e dover cambiare questo comune. Esponente del no alla fusione, rinnegandola anche dopo la nascita di Riva del Po, ora il nuovo sindaco si trova a governare un Comune che non ha mai voluto e a dover utilizzare delle risorse economiche che ha sempre ritenuto insufficienti come unica causa di fusione. «Non capita tutti i giorni di diventare sindaco di Riva del Po - sono state le prime parole del neo sindaco - Però adesso è successo e quindi da qui dobbiamo iniziare a lavorare tutti insieme. Come consigliere di minoranza, con gli strumenti che avevo, ho dato riscontro ai cittadini e ho anche risolto qualche problema, senza mai aver fatto promesse. Domani inizierò a lavorare per il mio Comune e cercherò di portare a termine il mio programma, in 5 anni forse no, ma in 10 anni sicuramente», ha detto nelle battute immediatamente successive alla elezione.
Mentre il sindaco rilascia le prime dichiarazioni, la sala consigliare si riempie di simpatizzanti, che applaudono e festeggiano la vincitrice. «Questa vittoria non era scontata - ha detto Simoni ai suoi elettori - sono stati 2 mesi impegnativi, abbiamo lavorato tutti insieme e lo abbiamo fatto con soddisfazione; fin dal primo incontro abbiamo percepito subito la volontà delle persone di seguirci, di cercare un cambiamento e il risultato di oggi è eclatante e storico». Il primo a fare i complimenti alla neo sindaca è stato Alberto Astolfi detto Bobo, ex vicesindaco e avversario di questa tornata elettorale. «Mi sono recato in municipio per congratularmi con la vincitrice». Poi, come da prassi, l’analisi del voto. «Siamo partiti un poco in ritardo con la campagna elettorale - dice Astolfi - Sapevo che il percorso sarebbe stato in salita però ci abbiamo provato. Siamo andati meglio a Ro mentre meno bene a Berra. Complessivamente abbiamo preso pochi voti o comunque meno di quelli prevedibili: sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa». La lista Uniti per Riva del Po ha totalizzato 889 voti (25,78%). Più critico il candidato di Riva del Po Cambia, Francesco Robboni, che ha seguito i risultati da casa. «Onore al vincitore - ha detto al telefono - però le prospettive sono molto opache. Noi abbiamo fatto una campagna elettorale con nomi altisonanti, potevamo avere appoggi importanti per risollevare le sorti di questo Comune, ma tutto questo non ha pagato. Evidentemente abbiamo sbagliato, nel candidato, nella squadra, nel programma, non saprei. La cosa certa è che ai cittadini di Riva del Po interessa di più chiudere la buca sulla strada, che dovrebbe essere l’attività di routine, piuttosto che parlare di imprenditorialità e sviluppo del territorio». Il consiglio comunaleQuesto il nuovo consiglio comunale di Riva del Po: Simoni (sindaca), Peverati, Climelli, Occhi, Ferrigato, Corli, Bigoni, Zaghi, Tosi; Astolfi, Cenacchi; Robboni, Benini.