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Alto Ferrarese, donna picchiata e insultata dal marito violento

Alessandra Mura
Alto Ferrarese, donna picchiata e insultata dal marito violento

L’uomo a processo per lesioni personali e minacce aggravate. La donna colpita con una testata, presa per i capelli e trascinata a terra

12 giugno 2024
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Alto Ferrarese Due esplosioni di violenza cieca accompagnate da minacce e insulti. È quanto ha dovuto subire dal suo ex marito una donna residente in un Comune dell’Alto Ferrarese, madre di due bimbi. L’uomo è finito a processo per lesioni personali aggravate e minacce aggravate dopo che la vittima - assistita dall’avvocato Gianni Ricciuti - si era decisa a denunciare le vessazioni che, a quanto risulta, non si sono limitate ai due episodi contestati.

Dopo alcuni anni di matrimonio il marito aveva rilevato un carattere brutale, dimostrando di poter diventare pericoloso. Come a fine dicembre del 2020, quando un rimprovero per non essersi occupato del figlio aveva scatenato la sua furia: la moglie era stata afferrata al viso e sbattuta più volte contro il muro, presa per i capelli e trascinata a terra; poi l’uomo le aveva messo le mani al collo procurandole contusioni e ferite giudicate guaribili in 21 giorni. La vittima non aveva denunciato subito gli abusi, ma si era difesa uscendo di casa e cercando conforto da un familiare. Il marito non ne voleva sapere di interrompere il rapporto, glielo aveva urlato a metà gennaio del 2021 durante una telefonata, e al rifiuto della donna di tornare con lui le aveva rivolto frasi terribili: “Piangerai tutta la vita, faccio un disastro io non ho niente da perdere”». Poi si era presentato a casa con un altro carico di insulti, parole minatorie e botte, prima mimando il gesto del taglio della gola e poi colpendola con una testata in fronte.

A quel punto la donna ha deciso che la misura era colma e ha trovato il coraggio di sporgere denuncia, facendo scattare il codice rosso. Pochi giorni dopo il Questore di Ferrara aveva disposto nei confronti dell’uomo violento un ammonimento, invitandolo a seguire un percorso di rieducazione con il Cam, il Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti.

Nel frattempo era stata aperta un’indagine per il reati di lesioni personali aggravate e minacce aggravate, al termine della quale il giudice per l’udienza preliminare aveva disposto il rinvio a giudizio dell’uomo, difeso dall’avvocato Riccardo Caniato.

Il processo è in corso a Ferrara, ma potrebbe concludersi con un accordo tra le parti, come è emerso nel corso dell’udienza di ieri. Il processo è stato così rinviato a settembre perché la proposta di accordo venga valutata.