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Ferrara, portare l’auto in officina? Un salasso

Stefano Ciervo
Ferrara, portare l’auto in officina? Un salasso

L’anno scorso si è speso quasi il 20% in più. «Tariffario fermo nel 2024»

12 giugno 2024
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Ferrara Diventa un salasso rivolgersi ad un’autofficina per riparare i danni alla propria vettura o moto. L’anno scorso, quantomeno, l’esborso è stato da record, 226,3 euro per ogni ferrarese, con un incremento di quasi il 20% rispetto al 2022. Un anno particolare, si potrebbe dire, segnato da una parte da picchi inflattivi che non si vedevano dagli anni Ottanta, e dall’altra dal maltempo anomalo che tra alluvioni e grandinate ha complicato non poco la vita anche ai proprietari di auto. Ma, oltre che contare sul rientro della fiammata inflazionistica, anno gli automobilisti possono contare anche sulle tariffe orarie bloccate come da indicazione delle categorie artigiane.

Il report È stato l’osservatorio di Autopromotec, la biennale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, ad aver pubblicato il report sui costi delle riparazioni. Nel 2023 gli automobilisti dell’Emilia Romagna hanno speso 3.850 milioni di euro per la sistemazione delle autovetture, e la fetta ferrarese, pur non ai “vertici” di questa classifica, è consistente: 226,3 milioni. Il confronto con le spese dell’anno precedente, poi, fa impressione, perché registra una crescita del 19,5%, solo di poco inferiore alla media regionale che è risultata del 20,9%. Si tratta del terzo anno consecutivo di crescita, a livelli record, dopo i due Covid che avevano visto un a comprensibile contrazione della spesa per riparazioni di mezzi decisamente meno usati e anche sollecitati.

«Le cause di questo rialzo - segnalano i redattori del report - sono da cercare non solo negli alti livelli di attività in officina, stimate in aumento del 13%, ma anche nella crescente inflazione». Al top della regione bisogna segnalare la performance di Reggio Emilia, con una crescita complessiva del 29,6%.

Le spiegazioni Secondo Linda Gardinali, che gestisce un’officina per moto a San Martino ed è responsabile degli autoriparatori Cna di Ferrara, questa dinamica dei costi è dovuta solo in minima parte ad aumenti di tariffe dei manutentori. «La tabella depositata l’anno scorso in Camera di commercio con le tariffe indicate per le autoriparazioni - sottolinea - conteneva aumenti del 5% per le prestazioni. Il resto va ripartito tra le altre voci di costo, che sono soprattutto l’aumento dei costi energetici, molto pesante anche per la nostra categoria, ma anche l’incremento del volume delle prestazioni. Qui ha sicuramente giocato una parte importante il meteo particolare dell’anno scorso». Tutti ricordiamo le grandine che hanno colpito e pesantemente danneggiato centinaia di autovetture, nella zona di San Bartolomeo e in diverse parti della provincia, ma anche le piogge alluvionali che hanno raggiunto e sommerso i mezzi nei garage interrati. Su questo punto Gardinali trova conferme anche nel dato apparentemente anomalo di Ravenna, che ha fatto registrare la crescita più bassa della regione delle spese per autoriparazione (+16,5%), pur avendo subìto le alluvioni più devastanti: «Il fatto è che molte auto finire sott’acqua sono risultate irrecuperabili, quindi sono andate direttamente demolite piuttosto che in riparazione. Ancora peggio per le auto elettriche, che hanno sofferto danni irreparabili anche se magari non sono finite totalmente sott’acqua».

Come difendersi Quest’anno Cna e Confartigianato hanno deciso di non depositare l’aggiornamento del tariffario, «in pratica suggeriamo di tenere per un anno i prezzi fermi, cercando di venire incontro alle difficoltà dei clienti». Gli autoriparatori non sono obbligati a rispettare la indicazioni contenute nel tariffario in vigore dall’1 settembre 2023 (vedi tabella in alto), ma certo si tratta d’indicazioni ai quali gli automobilisti possono fare riferimento. Nel frattempo c’è stato un aumento del costo del personale «a causa dei rinnovi contrattuali», e la piaga dell’abusivismo non si è attenuata, «siamo lavorando ad un’iniziativa specifica».

È sicuramente vero, poi, che il costo dell’energia è molto calato, ma d’altra parte aumentano i veicoli in circolazione dotati di apparati elettronici sofisticati, «e quando ci sono guasti la spesa per l’analisi e la riparazione di questi veicoli è molto consistente» conclude Gardinali. 


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