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Il caso

Incubo Adriatica, Anas ammette «Ci sono dei ritardi nei lavori»

Annarita Bova
Incubo Adriatica, Anas ammette «Ci sono dei ritardi nei lavori»

Il drammatico schianto del 6 giugno ha riportato i riflettori sulla Statale. Fioccano le richieste di residenti e automobilisti: «Fate qualcosa per questa strada»

12 giugno 2024
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San Nicolò «Fate qualcosa per quel cantiere sulla statale 16. Una mamma ha perso la vita e altri due ragazzi di appena 18 anni rischiano lesioni permanenti dopo il terribile incidente di mercoledì scorso».

Il tratto sotto accusa è quello all’altezza di San Nicolò, dove Anas ha posizionato due semafori in entrambe le direzioni di marcia e si viaggia a senso unico alternato per lavori. I tamponamenti sono all’ordine del giorno e la polemica è sempre più feroce e nei giorni scorsi diversi sono stati gli appelli da parte di pendolari, gestori di attività commerciali ed anche amministratori.

Sollecitata dalla Nuova Ferrara, Anas ha risposto in ordine a modalità e tempi dei lavori.

«Gli interventi rientrano nei “Lavori di manutenzione straordinaria del Viadotto Strada della Botte, posto in corrispondenza del km 94,733 della statale Adriatica e sono stati consegnati lo scorso 26 marzo, con ultimazione prevista entro il prossimo mese di agosto. In relazione al possibile incremento dei flussi di traffico estivi, si sta valutando la possibilità di sospendere le lavorazioni nel mese di agosto, per riprenderle nel mese di settembre».

Il cantiere prevede l’alternata chiusura di una corsia, in direzione Ferrara prima e in direzione Ravenna dopo, «con l’implementazione di un senso unico alternato, regolato da impianto semaforico, coerentemente con i disposti vigenti».

Ma perché i lavori sono fermi? «Attualmente si registrano alcuni ritardi in quanto sono in fase di valutazione alcune modifiche tecniche connesse ad evenienze impreviste – la risposta di Anas -. Si precisa infine che il tratto di strada statale in questione , nel 2023 è stato interessato da ulteriori lavori sull'opera Po Morto di Primaro al Km 94,200 circa, che hanno avuto inizio nel febbraio 2023 e ultimazione nel giugno 2023».

Lo schianto

Intanto le indagini sull’incidente vanno avanti. L’accusa è di omicidio stradale e lesioni gravissime e lui, un ragazzo di 24 anni di San Biagio d’Argenta, è gli arresti domiciliari per aver provocato, nelle notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana, sulla Statale 16, un terribile incidente stradale. Con la sua Renault Clio ha tamponato la Citroen C3 con a bordo Marika Cucchiarini, 45 anni, suo figlio e i suoi amici diciottenni, provocando la morte di lei e lesioni serie ai giovani. Il ragazzo, arrestato dai carabinieri dopo che dalle analisi è emerso avesse un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge e la giudice per le indagini preliminari Silvia Marini ha confermato gli arresti domiciliari. La procura - il fascicolo è sul tavolo della sostituta procuratrice Barbara Cavallo - sta preparando le carte per delegare l’esecuzione dell’autopsia sul corpo di Cucchiarini, deceduta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore di Bologna, dove era stata portata in elisoccorso in condizioni gravissime. È li che l’esame autoptico dovrà essere effettuato, con l’obiettivo di appurare con il massimo grado possibile di accuratezza quali sono state la cause del decesso e il loro nesso di causalità con le lesioni riportate a causa dell’incidente.

L’interpellanza

E a chiedere interventi urgenti è anche Roberto Badolato consigliere comunale di Uniti per Portomaggiore. «A causa di questa situazione – conclude Badolato – su questo tratto di strada si sono verificati numerosi incidenti culminati con il tragico evento dei giorni scorsi».