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Pontemaodino, fallite le Fonderie Cooperative: si cercano acquirenti

Marcello Pulidori
Pontemaodino, fallite le Fonderie Cooperative: si cercano acquirenti

In 35 rischiano il posto di lavoro

14 giugno 2024
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Pontemaodino Fallimento, ma con possibilità di sondare l’eventuale presenza di acquirenti capaci di rilevare la società. E soprattutto con i 35 dipendenti che continuano a lavorare. È questa, in sintesi, la condizione in cui si trova un marchio storico della nostra regione che fa riferimento alla società Fonderie Cooperative di Modena, presente con uno stabilimento a Pontemaodino, frazione di Codigoro. Il tribunale di Ferrara ha di recente dichiarato la liquidazione giudiziale delle Fonderie, termine derivato dalla nuova legislazione in materia ma che sostanzialmente equivale al "vecchio" fallimento. Con un’altrettanto sostanziale nuova introduzione: il fallimento del "contenitore" societario non impedisce di acquisire compratori intenzionati a rilevare gli asset della produzione. Ed è su questo che i curatori nominati dal tribunale di Ferrara, il dottor Aristide Pincelli e l’avvocato Matteo Pancaldi stanno ora concentrando il loro lavoro. Anche in virtù di questo la produzione all’interno dello stabilimento di Pontemaodino prosegue, pur in una situazione di crisi finanziaria piuttosto evidente. Una crisi finanziaria generata anche dalla chiusura della fonderia di Modena avvenuta nel 2022 che ha portato a Pontemaodino la cosiddetta "sbavatura", vale a dire operazioni di rifinitura su prodotti già fusi.

I possibili scenari

Si aprono ora tempi che, nelle intenzioni degli stessi curatori, potrebbero condurre a novità positive. Uno dei compiti di Pincelli e Pancaldi è difatti quello di verificare la sussistenza di clienti intenzionati a rilevare la produzione. In questo caso l’attività potrebbe proseguire. L’arrivo della crisi che ha contraddistinto gli ultimi anni ha generato una situazione che è gradatamente andata peggiorando, fino alla cessazione delle attività della fonderia a Modena. In tutto questo tempo la situazione, complice la crisi a livello nazionale e internazionale, non è affatto migliorata e ora arriva la decisione del tribunale che ha ordinato la liquidazione giudiziale, o ex fallimento che dir si voglia. I prossimi mesi saranno decisivi soprattutto alla ricerca di un acquirente capace di far proseguire la produzione.

La Cgil

La situazione venutasi a creare alle Fonderie di Pontemaodino ha ovviamente richiamato l’attenzione anche delle parti sociali, in particolare della Cgil, che con Chiara Zambonati ieri ha confermato «la massima attenzione sull’intera vicenda nella speranza che adesso il lavoro dei curatori possa portare anche alla salvaguardia dei posti di lavoro, obiettivo che deve restare prioritario».