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Decaduti o senza padrone: nel Ferrarese alberghi in cerca di riscatto

Alessandra Mura
Decaduti o senza padrone: nel Ferrarese alberghi in cerca di riscatto

A Ferrara vanno all’asta lo storico Nord Ovest e l’ex Hub migranti di Ponte. A Pieve nuovo tentativo per il Grand Hotel Bologna dopo i piani naufragati

17 giugno 2024
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Ferrara Hanno conosciuto stagioni fortunate per poi imboccare un’inesorabile parabola discendente, ciascuna con il proprio percorso ma con un approdo comune: la messa all’asta. È il destino di molte strutture ricettive di città e provincia, diverse per storia e dimensioni, alcune ancora funzionanti ma ferme in un limbo che ne frena il rilancio, altre ormai abbandonate e avviate a un rapido degrado. Nel primo caso rientra il Grand Hotel Bologna di Pieve di Cento, un grande complesso residenziale che dopo il fallimento del Gruppo Cavicchi è attualmente gestito dalla Rinascimento Holding Italia, un gruppo immobiliare romano che lo scorso anno aveva puntato all’acquisizione attraverso la sua società "La Torre". Nel giugno del 2023 sembrava cosa fatta, "La Torre" si era aggiudicata l’immobile all’asta per circa tre milioni e mezzo di euro, e aveva pronto un progetto di restyling. Sei mesi più tardi il Grand Hotel Bologna però è tornato all’asta non avendo trovato gli acquirenti - come hanno spiegato loro stessi - il necessario sostegno delle banche per poter procedere con gli investimenti programmati. A marzo la seconda asta è andata deserta, la prossima chiamata sarà tra pochi giorni, il 21 giugno, con un ribasso del 20% rispetto al prezzo base iniziale di 3 milioni 225mila euro. L’albergo di via degli Amanti a Pontelagoscuro mostra invece ormai evidenti segni di declino.

Destinato ad Hub per i migranti negli anni dell’arrivo dei profughi in città, ancora nel 2020 aveva ospitato una trentina di immigrati inizialmente destinati a Ravalle e poi dirottati a Ponte a seguito delle proteste che il loro arrivo aveva sollevato nella frazione. Da tempo è in disuso e risulta pignorato; il custode giudiziario ne ha disposto la vendita all’asta che si terrà il 28 giugno con un prezzo base di 313mila euro. Il fabbricato si sviluppa in cinque piani e conta 18 camere con bagno oltre a due locali adibiti a reception e ufficio. All’asta il 19 luglio andrà poi un pezzo di storia cittadina, l’albergo Nord Ovest di viale Po, un tempo famoso per la sua capacità ricettiva ma anche per l’offerta dolciaria e gastronomica del suo bar pasticceria. Da molti anni l’hotel non è più in attività e si trova in condizioni di abbandono. L’area è stata oggetto di un intervento di riqualificazione con l’apertura, nell’agosto del 2019, di un supermercato Lidl, a cui si aggiunge la presenza di un punto Creo Store per la progettazione e vendita di cucine. Ma quello che prima era uno degli alberghi storici ferraresi, e un punto di ritrovo per colazioni e aperitivi, è ora uno spazio vuoto e abbandonato. Più volte le forze di polizia sono state chiamate a intervenire con controlli e operazioni di sgombero per la segnalazione di ingressi e bivacchi abusivi. A essere messa in vendita è la parte occupata dall’albergo, al civico 52 «Il complesso - si legge nella perizia disposta dal liquidatore - è stato realizzato prima degli anni ’60 con successive modifiche e ristrutturazioni, e attualmente si presenta internamente in scadenti condizioni di manutenzione essendo lo stesso non utilizzato da molti anni. Esternamente invece, essendo stato oggetto di recenti interventi di riqualificazione riguardanti tutto il complesso, si presenta in discrete condizioni di manutenzione». Il prezzo base è di 191.300 euro è c’è tempo fino al 12 luglio per presentare le offerte, una settimana più tardi, il 19 luglio, si apriranno le buste nella speranza che qualche imprenditore coraggioso mostri la volontà di restituire ai ferraresi un pezzo della loro storia.