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Frutta come dal gioielliere: a Ferrara super-rincari pure dell’olio

Frutta come dal gioielliere: a Ferrara super-rincari pure dell’olio

L’inflazione a maggio sale all’1,3% a causa degli alimentari

17 giugno 2024
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Ferrara L’inflazione in città nel mese di maggio, fa segnare un nuovo piccolo incremento in percentuale con un tasso tendenziale, riferito all’anno precedente, che sale all’1,3%, mentre il tasso congiunturale che esprime il raffronto con aprile 2024 si attesta al +0,3%. Rispetto al 2022 dove si erano raggiunti tassi in doppia cifra, il dato inflazionistico continua ad essere stazionario. Ma stanno diventando una preoccupazione costante per i consumatori, nei dati dell’Ufficio statistica del Comune di Ferrara, i maxi-incrementi di molti generi alimentari.

L’olio d’oliva pur continuando a crescere di prezzo sugli scaffali tanto che in un anno è salito del +40,8% non è più in testa nella classifica dei rincari. Al suo posto troviamo la frutta fresca con un incremento generale del +49,4% e in particolare delle pesche nettarine, record con +66,5% (rispetto al mese scorso addirittura +62,9%). Prezzi che sembrano assurdi anche per l’impennata avuto in un solo mese. Costano di più anche i molluschi +18,9% in un anno, le patate +8,3% e la carne suina +8,3%. Tra i generi alimentari si nota il calo del latte -3,3% in un anno, di formaggi e latticini -5,3% dello zucchero -7,3% e dei pomodori con un -14,7%.

Le spese energetiche sono tornate a livelli più bassi dopo le esorbitanti bollette scattate nel 2022. In particolare l’energia elettrica sia quella a mercato libero che quella a mercato tutelato registrano un calo rispetto al 2023 rispettivamente del -25,1% e del -23,8%. Differenziato invece l’andamento per il gas naturale che vede un incremento del +21, 3% dell’erogazione a mercato tutelato e un calo del -26% a mercato libero. La benzina è calata rispetto al mese scorso del -0,4% ma nel raffronto con l’anno scorso l’incremento è del +3,4%. In crescita anche le spese assicurative per la casa che in 12 mesi sono cresciute di ben il +10, 2%. Anche ristorazione e servizi ricettivi non accennano a calare, anzi fanno segnare gli incrementi di comparto più significativi: +1,6% sullo scorso aprile e +4,7% sull’analogo mese di maggio del 2023. In un anno le spese per l’albergo sono cresciute del +6%, tra l’altro con una crescita mensile che si attesta al +5, 9% e tra i locali gastronomici sono le pizzerie con +6, 8% nei loro prodotti complessivi che fanno segnare il maggiore incremento in questa speciale tipologia. Lieve aumento anche sul fronte dell’abbigliamento e in particolare per le calze e l’intimo che oscilla attorno al +4% a confronto a una media di crescita del comparto che si attesta appena al +0, 2%.