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Lido Nazioni, riabbraccia l’infermiera che gli salvò la vita

Katia Romagnoli
Lido Nazioni, riabbraccia l’infermiera che gli salvò la vita

L’1 luglio 2023 fu praticato il massaggio cardiaco al turista

17 giugno 2024
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Lido Nazioni A distanza di un anno dal salvataggio in extremis, un turista di Monza, si è messo alla ricerca dell’infermiera che, praticandogli il massaggio cardiaco in strada, gli aveva salvato la vita, la trova a Genova e oggi vuole ringraziarla pubblicamente. Poco meno di un anno fa, esattamente il primo luglio 2023, poco dopo le 17, un turista sessantacinquenne di Monza, Andrea Gilardoni, si accascia improvvisamente sul marciapiedi del Lungomare Italia, a Lido Nazioni, mentre sta passeggiando con la moglie Luisa e con il cane Willy. Quello che da primo giorno di vacanza avrebbe potuto trasformarsi in tragedia è oggi l’occasione per abbracciare quell’angelo custode, in carne e ossa, che lo ha strappato alla morte. Si tratta di Raffaella D’Agostino, infermiera dell’ospedale genovese Villa Scassi, pure lei in vacanza al Lido Nazioni: al momento del grave malore che aveva colpito Gilardoni, stava varcando la soglia del supermercato Despar. Richiamata dalle grida disperate della moglie del turista monzese, Raffaella non ha esitato a precipitarsi sullo sconosciuto, per praticare, in modo impeccabile, il massaggio cardiaco, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Quell’intervento era stato davvero provvidenziale, perché il cuore di Gilardoni, per alcuni interminabili attimi, si era fermato. Oggi ci scrive la moglie del turista, Luisa Rodio, per confermare che «Andrea sta bene, era stato operato a Bologna, all’ospedale Sant’Orsola, dove gli era stato impiantato un defibrillatore. Ora segue una terapia farmacologica, è sempre sotto controllo, ma sta decisamente bene. Mercoledì scorso -prosegue Luisa -, ci siamo recati a Genova, all’ospedale Villa Scassi, sperando di rintracciare l’infermiera che quel giorno praticò il massaggio cardiaco, in attesa dei soccorsi. L’abbiamo trovata e potuta abbracciare. È stata una emozione indescrivibile, indimenticabile». L’amato cane I ringraziamenti sono estesi a tutta la macchina dei soccorsi, la quale ha operato in modo impeccabile sotto ad un sole cocente, circondata da un capannello di curiosi. Ma c’è anche La Nuova Ferrara fra i soggetti ai quali sono rivolti i ringraziamenti, non solo perché documentando un fatto, culminato, fortunatamente con un lieto fine, ha permesso al turista di ritrovare la sua salvatrice, ma anche per le coccole ricevute dal cane Willy. «Mando un saluto da parte di Willy - prosegue infatti la moglie di Gilardoni-, il mio cane è stato affettuosamente coccolato dalla giornalista della Nuova Ferrara durante il tragico evento. Willy è stato accudito con amore e pazienza». Benché la vacanza dello scorso anno sia poi ovviamente sfumata, perché Gilardoni fu dimesso dall’ospedale bolognese il 26 luglio, oggi l’uomo è del tutto rinato. È in pensione da qualche anno, può svolgere quasi tutte le attività che svolgeva in passato, eccezion fatta per la corsa, per non affaticarsi. Nella memoria di chi scrive restano impressi quei momenti concitati e lo sguardo del cane Willy proteso verso il suo inseparabile amico, disteso sul marciapiede. Per non perdere la vista su ciò che avveniva, Willy è rimasto su due zampe per tutta la durata dei soccorsi.