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Il lutto

Ferrara piange “mister elettrodomestici”

Silvia Giatti
Ferrara piange “mister elettrodomestici”

Addio a Guerrino Cantelli, aveva 88 anni: da lui le prime televisioni ai tempi del boom

18 giugno 2024
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Ferrara Il suo negozio è stato parte della storia della città di Ferrara. Sia perché fra i suoi clienti annoverava personaggi conosciuti, come il padre di Vittorio Sgarbi, Giuseppe, e il famoso tenore Daniele Barioni, ma anche perché tante famiglie ferraresi, prima del boom dei centri commerciali, acquistarono in quell’esercizio almeno un elettrodomestico per casa. Lui è Guerrino Cantelli il titolare dello storico negozio "Tartari elettrodomestici". Cantelli si è spento lo scorso 13 giugno, all’età di 88 anni, e questa mattina, nella chiesa parrocchiale di Borgo Punta, alle 10.30, chi lo ha conosciuto, può rendergli l’ultimo saluto. Il ricordo della figura di Guerrino Cantelli lo fa un suo ex dipendente, Simone Zucchelli, commesso di "Tartari elettrodomestici" dal 1996 al 2007, l’anno di chiusura dell’attività di Cantelli. Il negozio "Tartari elettrodomestici" viene aperto dallo zio di Guerrino, che di cognome faceva Tartari, in via Canonica 11, nel 1946. Lo zio di Cantelli non ha figli e così, negli anni Settanta, quelli in cui inizia il boom del Bel Paese e tutti vogliono la lavatrice, il frigo e la tv in casa, Guerrino, con un diploma di ragioniere che si sarebbe potuto "spendere" in banca, decide invece di subentrare allo zio. La svolta della sua attività arriva però dieci anni dopo. Siamo negli anni Ottanta e Guerrino decide di fare il grande passo: aprire uno store di quasi 400 metri quadri, con ben 12 vetrine in viale Cavour, nel palazzo che fa angolo fra gli giardini "ex Standa" e il Castello. Un negozio con dodici vetrine che arrivano fino in via Frizzi. Elettrodomestici classici, tv di ultima generazione ma anche dispositivi per la musica in alta definizione e le prime videocamere. Quelli sono gli anni in cui Cantelli assapora i frutti di un lavoro cominciato diverso tempo prima, segnato anche da una promo-commercializzazione all’avanguardia per quei tempi: l’insegna luminosa del suo negozio posizionata sulla torre più alta del Grattacielo a fianco di quella di un famoso amaro "Made in Italy". Guerrino, che gestiva il negozio con il figlio Paolo, e che sul lavoro veniva chiamato "Cicci", era anche un negoziante con un’etica, ricorda con affetto il suo ex dipendente, «perché se un cliente, specie se anziano e solo, aveva difficoltà ad acquistare un elettrodomestico, spesso lui gli diceva di portarselo a casa lo stesso».Poi la crisi del negozio, che «chiuderà - afferma ancora l’ex commesso - solo dopo che tutti gli ex dipendenti (Simone, Matteo, Massimo, Luca, Federico, Barbara, Vincenzo, Fiorenza e Mario) trovarono una nuova occupazione».