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Copparo, si allarga il cerchio delle persone coinvolte nel caso Azzolini

Gioele Caccia
Copparo, si allarga il cerchio delle persone coinvolte nel caso Azzolini

Confconsumatori: già a quota 200 i clienti danneggiati, con la denuncia si rescinde il contratto

19 giugno 2024
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Copparo Si allarga il cerchio della clientela coinvolta nella vicenda che un paio di settimane fa ha portato alla chiusura della concessionaria Cars di Luca Azzolini, a Copparo. «Numeri certi non ce ne sono – spiegano l’avvocato Antonio Frascerra e Sonia De Martinis, presidente e segretario di Confconsumatori Ferrara –, ma da notizie non ufficiali raccolte da una parte dei clienti dell’esercizio, nostri associati, sembra che il numero delle persone coinvolte si starebbe avvicinando a quota 200».

Le denunce fioccano e chi era in fila l’8 giugno scorso, davanti alla caserma dei carabinieri di Copparo per raccontare il proprio caso, dice che quel giorno ad aspettare il loro turno c’erano decine di persone. Tra loro molti clienti della concessionaria preoccupati per l’acquisto dell’auto non andato a buon fine. I dati, ribadisce Confconsumatori, al momento sono da prendere con cautela perché solo negli ultimi giorni la clientela interessata ha iniziato a muoversi con una certa continuità. «Abbiamo potuto stabilire che sono almeno tre le tipologie di clienti che stanno presentando denuncia: chi ha già pagato la caparra ma non ha ancora avuto l’auto, chi ha già pagato l’intero importo ma non ha avuto la consegna e chi ha versato integralmente la somma e ha ricevuto l’auto ma non ha ancora un certificato di proprietà registrato», precisa Frascerra. Fra i casi all’attenzione degli inquirenti c’è anche quello di una famiglia di Ferrara che ha acquistato una Yaris Cross pagando in due tranche 4.500 euro di caparra. «La doppia caparra è di per sè un fatto anomalo – sottolineano Frascerra e De Martinis –. Ma lo è ancora di più se il secondo versamento, di circa 2.500 euro, viene richiesto in tutta fretta dall’esercente che collega quel pagamento alla possibilità di accedere agli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici. Non c’è alcun nesso fra il primo atto e i benefici ministeriali. In una sola mattina, ci è stato detto, quella richiesta sarebbe giunta a molti clienti della concessionaria copparese».

Sembra che proprio quella strana richiesta abbia spinto alcuni clienti a mangiare la foglia e ad insospettirsi. «Uno degli aspetti che stanno emergendo in questa vicenda – commentano i dirigenti di Confconsumatori – riguarda il prezzo di vendita delle auto. Rivolgersi ad Azzolini, confermano gli acquirenti, era molto conveniente perché offriva ottimi sconti sulle auto nuove e, se venivano riconsegnate entro due-tre anni, il corrispettivo era pari al prezzo di acquisto diminuito di 2-3mila euro. In pratica, dicono i clienti, si viaggiava sempre con l’auto nuova e quasi gratis».

Il passaparola ha fatto crescere velocemente il giro della concessionaria. Ma perché nessuno esprimeva perplessità sulla sostenibilità di questo modello commerciale? «Molti si fidavano – rispondono i due rappresentanti dei consumatori –. La concessionaria a Copparo è presente da ormai decenni». Per chi ritiene di poter essere coinvolto nel “buco” alcuni consigli, concludono Frascerra e De Martinis: «Chi è stato chiamato a pagare la caparra per avere gli incentivi controlli la causale, perché per quel bonifico ce n’è una specifica. Ci chiedono inoltre perché è importante denunciare il fatto: perché così si può rescindere il contratto di acquisto. Siamo infine valutando la possibilità di rivolgerci all’Agcom nel caso emergessero eventuali pratiche commerciali scorrette».