Umiliava i pazienti, Oss a processo a Ferrara
Un uomo di 41 anni avrebbe deriso due ospiti disabili in una struttura di cura
Ferrara La vicenda dovrebbe chiudersi con il risarcimento del danno e la messa alla prova dell’imputato. I fatti contestati mettono comunque a disagio, perché riguardano persone fragili, bisognose di aiuto quotidiano, ospiti per questo di un struttura riabilitativa e di accoglienza e trattate con scherno da chi, per professione, dovrebbe prendersi cura di loro con delicatezza e competenza.
Si è aperto ieri, davanti alla giudice Sandra Lepore, il processo a carico operatore socio sanitario di 41 anni, accusato di violenza privata nei confronti di due ospiti disabili di una struttura della provincia. I fatti sono avvenuti a metà agosto del 2021 e tra i mesi di gennaio e febbraio dello stesso anno.
In un caso, l’imputato, avrebbe umiliato il paziente sia insultandolo che forzandolo a denudarsi in occasione della pulizia, anche in presenza di altri suoi colleghi, e poi usando maniere del tutto inappropriate mentre gli faceva la doccia, al punto anche da farlo rovinare a terra, insultandolo anche in questa occasione.
Secondo quanto emerso in fase di indagine (coordinata dalla sostituta procuratrice Barbara Cavallo), l’operatore socio sanitario avrebbe preso di mira anche un secondo paziente della struttura, anche in questo caso abusando delle condizioni di inferiorità psichica e fisica della persona offesa, affetta da una disabilità grave, al solo scopo di puro divertimento e di scherno. Almeno in due occasioni lo avrebbe portato a compiere gesti e atti per metterlo in ridicolo e deriderlo alla presenza di altre persone.
Ieri l’uomo, tramite il suo difensore, l’avvocato Michele Chiaromonete, ha chiesto la messa alla prova, che verrà valutata dal tribunale nell’udienza fissata per il prossimo 15 ottobre. In quella data verrà dato o meno l’assenso al piano per la messa alla prova e verrà valutata la congruità del risarcimento del danno che verrà offerto alle due persone offese e che dovrà essere vagliato anche dai rispettivi amministratori di sostegno. A tal proposito, sempre ieri, una di esse di è costituita parte civile nel processo per il tramite dell’avvocato Michele Ciaccia.