La Nuova Ferrara

Ferrara

Commercio

Chiude la Cartoleria Sociale di Ferrara: «Scelta dolorosa ma inevitabile»

Eleonora Sala
Chiude la Cartoleria Sociale di Ferrara: «Scelta dolorosa ma inevitabile»

Aprì nel 1881, dopo 143 anni di servizio a settembre abbasserà le serrande

20 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Entro il primo di settembre di quest’anno l’antica Cartoleria Sociale di Ferrara chiuderà. Luogo storico, era stata aperta nel 1881, sotto la gestione delle famiglie Venturini, Bergamini e infine dall’attuale, Stocchetti. Di quest’ultima, era stato il nonno, tipografo, a comprare l’attività, la quale poi è stata portata avanti dagli attuali proprietari, Giorgio Voghenzi e Anita Stocchetti, sposati nella vita... e nel lavoro da più di 50 anni.

La prima sede era sotto il palazzo arcivescovile, poi da Corso Martiri della Libertà si era spostata poco lontano, in piazza della Repubblica, dove la si potrà ancora trovare, purtroppo per pochi mesi. La gestione del negozio è passata di mano in mano, sempre all’interno della famiglia. Prima il nonno, poi il padre e lo zio, adesso Anita Stocchetti con il marito, che ci lavorano dal 2010. «È un dispiacere enorme - affermano -, ma non si può più evitare».

Dopo anni di difficoltà, dovuti all’alto prezzo dell’affitto, sono costretti ad abbandonare definitivamente l’attività. «Dal Covid in poi è stato faticoso - ammettono -, ma la botta finale è arrivata quest'anno attorno ad aprile». La fine dell’attività familiare è dovuta infatti a uno sfratto. Nonostante siano in pari con i conti, il proprietario non vuole più sentire ragioni: così a settembre la Cartoleria Sociale non esisterà più.

Fine obbligata Non ci sono soluzioni possibili: il figlio dei proprietari, nonostante abbia sempre sostenuto e aiutato l’attività, non sarebbe interessato a continuare a gestirla. Il grande problema però, è un altro. «La gente non viene più qui - afferma Anita Stocchetti - se viene, è per comprare una sola cosa che nei supermercati non trova. È troppo poco per tenere in piedi l’attività». Le scuole, poi, non sono più clienti sui quali si può fare affidamento e la gente ormai compra solamente nei supermercati o online.

La voce della proprietaria trema un po’ dalla tristezza quando afferma che «i piccoli negozi non riescono più a sopravvivere di questi tempi», ma sta dicendo la verità. La gente ormai preferisce comprare online perché è più comodo e più veloce. E, dunque, sembra davvero che, dopo quasi 150 anni di vita, l’antica Cartoleria sia giunta alla sua fine.

Non solo i proprietari, ma anche tanti cittadini e studenti hanno ricordi di infanzia e giovinezza legati a questo iconico emporio, che ancora conserva parte dell’antico mobilio. Chi ci comprava pennino e inchiostro a inizio secolo, chi cento anni dopo ci riempiva l’astuccio di evidenziatori, chi ci correva a comprare fogli protocollo e quaderni prima delle lezioni, chi ancora ci ha comprato buste per messaggi d’amore e auguri di compleanno. Una parte della storia della città cade nel buio, ma vivrà nei ricordi di tanti.