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Inferno domestico

Ferrara, donna denuncia le violenze e gli amici dell'ex la minacciano: «Ti ammazziamo»

Alessandra Mura
Ferrara, donna denuncia le violenze e gli amici dell'ex la minacciano: «Ti ammazziamo»

Mesi di botte e offese, lui le ha spento una sigaretta in faccia. Andrà a processo per maltrattamenti. Nel gruppo degli aggressori anche una donna

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Ferrara In poco meno di un anno ha dovuto subire ogni sorta di violenze e umiliazioni da parte del compagno, che era arrivato a spegnerle una sigaretta sulla guancia.

Sette gli episodi - dal giugno del 2021 al maggio dell’anno successivo - messi in fila nel capo di imputazione a carico dell’uomo, che in autunno dovrà affrontare un processo per maltrattamenti. Ma per la vittima l’incubo è continuato anche dopo la denuncia, considerata dall’ex come un atto di guerra a cui rispondere con una spedizione punitiva: tre suoi amici - tra cui pure una donna - nell’estate del 2022 si sono presentati in piena notte fuori dal cancello di casa, in un Comune della Provincia, e l’hanno svegliata urlando queste frasi: “Vieni fuori che ti ammazziamo, vuoi mandare il nostro amico in galera?” accompagnando le minacce con offese e insulti. Fatti di cui ora sono chiamati a rispondere davanti al Giudice di Pace, ma che rappresentano solo l’ultimo atto di un inferno costellato da traumi e vessazioni che non hanno risparmiato neanche il figlio di lei.

Ingiurie e minacce avevano già reso la convivenza insopportabile. L’uomo apostrofava la compagna definendola “Deficiente, demente, mentecatta”, arrivando a minacciarla di morte (“Ti ammazzo e ti seppellisco in giardino”) estendendo la frasi minatorie anche al figlio di lei. Ma pochi mesi dopo, nel novembre del 2021, la situazione si aggrava ulteriormente, perché l’uomo - all’epoca cinquantenne - non si limita alla violenza verbale, ma comincia ad alzare le mani. Manca poco a Natale quando - sempre per motivi futili - sfoga la sua rabbia sulla convivente prendendola a botte e procurandole lesioni che la costringono ad assentarsi per tre giorni dal lavoro. Troppo terrorizzata per dire la verità, la vittima in quell’occasione presenta un certificato medico che attesta un’influenza. E continua a subire. Non passa molto tempo, solo poche settimane, quando la violenza dell’uomo esplode un’altra volta; nel cortile di casa la aggredisce afferrandola per i capelli e facendola cadere a terra, sulla ghiaia. Ancora una volta, per paura, la donna sopporta, ma il convivente continua ad alzare l’asticella della violenza, anche in presenza di terze persone. E sono proprio due amici della coppia, nel marzo del 2022, a bloccarlo mentre lui in preda all’alcol cerca di picchiarla rivolgendole di nuovo pesanti offese e minacce.

A maggio l’episodio che finalmente induce la vittima a reagire. La donna chiede aiuto e conforto al cognato, mandando su tutte le furie il convivente che la trascina per i capelli fino a farla cadere a terra, la prende a calci alla schiena e la colpisce con pugni in testa e in faccia e alle braccia, per poi bloccarla sulla porta per premerle la testa contro il muro e spegnerle una sigaretta su una guancia. La donna disperata cerca di scappare ma prima di arrivare all’auto viene raggiunta e picchiata di nuovo, nonostante le sue implorazioni.

Ma la misura era colma. Assistita dall’avvocata Sara Bruno, la vittima si è rivolta ai carabinieri per sporgere denuncia, e non poi è arretrata di fronte alle minacce degli amici dell’ex.

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