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Ferrara, i residenti bloccano la ruspa al parchetto di via Favero

Ferrara, i residenti bloccano la ruspa al parchetto di via Favero

Proteste per i lavori, è in corso una causa legale e la contesa è sempre più aspra. Chiamata la polizia locale, a dar man forte ai cittadini i consiglieri Caprini e Savini

21 giugno 2024
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Ferrara Li ha svegliati ieri mattina (giovedì 20 giugno) alle 8 il rumore di una ruspa in azione. Per i residenti del parchetto di via Favero un segnale d’allarme, a causa della contesa in corso con una società che su quell’appezzamento di verde vuole costruire una bifamiliare, progetto fieramente osteggiato dagli abitanti del quartiere (zona Borgo Punta) e dal Comune.

Quest’ultimo ha recapitato alla proprietà, “La Nuova Residenza srl”, il 14 maggio scorso, l’invito a rispettare un vincolo di cessione dell’area all’amministrazione pubblica, che intende destinarla a verde. I residenti da tempo hanno intrapreso le vie legali. Quel rumore, quindi, ieri mattina ha spinto un gruppo di residenti a scendere subito in strada e a tentare di fermare i lavori appena avviati.

L’area di scavo era già stata delimitata e la benna si accingeva a rimuovere il terreno nel punto in cui dovrebbero sorgere le fondamenta della villetta. A dar manforte ai residenti si sono presentati anche due consiglieri comunali, che da tempo seguono la vicenda, rieletti nella lista Fabbri: Francesca Savini e Luca Caprini. Sul posto è stata chiamata anche la polizia locale.

Pochi minuti dopo la ruspa è stata messa in stand by e ha iniziato ad attendere il camion per essere spostata dall’area che, secondo i residenti e i due consiglieri comunali, è stata “invasa” ieri compiendo una grave forzatura. «Questa storia è diventata un incubo – commenta Piera Fiorito, una residente attiva fin dalle prime fasi del contenzioso – Abbiamo visto entrare queste persone nel parchetto, è stato affisso un cartello di lavori sul recinto all’ingresso, non si sa se completo o no, ed è stata azionata la ruspa. Eppure il Comune ha chiesto alla proprietà di rispondere alla richiesta di cedere il lotto all’amministrazione e il primo luglio è in programma la prima riunione di una procedura di mediazione tra la società e i residenti. Questa forzatura ha avuto luogo mentre l’amministrazione comunale sta cercando ancora il nuovo assetto dopo le ultime elezioni. Nel pomeriggio sarò in ufficio con un legale per chiedere il blocco dei lavori e spero che il procedimento possa essere adottato in breve tempo per consentire a tutte le azioni già impostate di iniziare e proseguire il loro percorso». L’area dal 2019 è stata recintata dalla “Nuova Residenza srl”: nel 2013 il consiglio comunale aveva reso edificabile il terreno cambiando la destinazione d’uso, un atto contestato. La polizia locale ieri ha eseguito un sopralluogo nel cantiere per acquisire le informazioni utili a valutare le ragioni dell’impresa e dei residenti. Sono stati identificati i cittadini presenti, tra i quali anche i due consiglieri comunali confermati.

«Il documento recapitato dal Comune all’impresa il 14 maggio scorso indicava anche una scadenza: 30 giorni di tempo per recapitare la risposta all’amministrazione ma di questa risposta non abbiamo ad oggi alcuna notizia – hanno spiegato Savini e Caprini –. Temevano che, all’avvio dei lavori, uno dei primi atti previsti fosse l’abbattimento degli alberi. Questo per fortuna non è avvenuto, l’attività del cantiere al momento è ferma e speriamo che i prossimi giorni possano aiutare a chiarire e a definire tutti gli aspetti di una vicenda che sta preoccupando e suscitando apprensione nei residenti di questa zona della città».

Gi.Ca.

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