Dragaggio del Volano, i cantieri a Ferrara: ecco le aree di deposito fanghi
Da domani limiti di velocità sul Boicelli dove sarà stoccata la terra di scavo
Ferrara Entrano nel vivo i lavori per il dragaggio del Po di Volano nel tratto cittadino, che fa perno sulla Darsena. Dopo i mesi di interventi preparatori, infatti, da domani si comincia a predisporre il campo per gli scavi veri e proprio, che nella zona della Darsena approderanno in realtà dopo l’estate, per non disturbare show, iniziative enogastronomiche e pure l’insediamento del nuovo Consiglio comunale, previsto proprio sulla riva del Volano venerdì prossimo. In particolare, vanno predisposti i due pontili di attracco delle chiatte che dovranno fare la spola con il cantiere di dragaggio, per scaricare i fanghi estratti dal fondale nelle tre aree individuate come deposito. Si tratta, contrariamente a quanto si era supposto fino a qualche tempo fa, di zone esterne al perimetro del polo chimico, ai due lati di via Padova, e nel trattamento di questi terreni non risulta essere coinvolta Ifm, la società di servizi del petrolchimico.
Gli avvisi
Questa nuova fase di lavori, che rientrano nell’Idrovia ferrarese e sono funzionali al passaggio di navi commerciali e da turismo, sono scanditi dalle ordinanze del Protezione civile regionale. La prima impone la chiusura della conca di Pontelagoscuro per la prossima settimana, da domani appunto a venerdì, appunto per gli allestimenti. La seconda prevede la «cauta navigazione» lungo l’asse fluviale interessato, formato da Po di Volano nel tratto cittadino, canale di Burana e canale Boicelli, appunto a partire da lunedì e «fino al termine delle lavorazioni previste in data 10 marzo 2027». Si tratta di rispettare il “limite di velocità” a 3 chilometri all’ora, e gli avvisi sono stati inviati a tutti i principali utilizzatori di quei tratti fluviali: la motonave Nena, Canoa club, centro Beppe Mazza e Cus canottaggio.
A gestire il cantiere è l’impresa Rossi Renzo costruzioni, di tratta di «lavori d’infissione palancolato e successivo dragaggio» dei tratti fluviali, nei soli giorni feriali dalle 7 alle 18. L’importo dei lavori è di 7,4 milioni di euro. Sul terreno In questi giorni è diventato molto evidente il cantiere aperto ai lati di via Michelini, poco oltre il perimetro del polo chimico, per predisporre quella che negli allegati del progetto viene chiamata Area 1 di approdo pontoni. Vi si sta appunto costruendo un approdo sulla riva destra del canale (direzione Po), dove arriveranno le imbarcazioni piene di terreno estratto dal fondale del Volano, che sarà poi scaricato in un’area a triangolo dove si effettueranno «lavorazioni di terreni secondo le normali pratiche industriali», c’è scritto nella planimetria; bisogna appunto verificare in che maniera sono stati classificati questi fanghi, in base al loro contenuto di sostanze di origine industriale. Questa sarà anche una delle tre aree di messa a dimora dei terreni. Più avanti di poche decine di metri, raggiungibile via terra, c’è una seconda area di messa a dimora, una striscia rettangolare delimitata appunto dalla sponda del canale e da via Marconi, nelle vicinanze del parcheggio principale del petrolchimico.
Una terza area di messa a dimora dei terreni, con pontone di approdo, è più a ridosso della conca, un grande romboide sulla riva sinistra: è all’altezza delle prime case di Pontelagoscuro nuovo, ci si arriverà appunto via fiume.
L’obiettivo Bisogna rendere più fluida la navigazione nell’asse cittadino del Volano, per consentire il transito di navi commerciali e turistiche dal Po: ad inizio progetto si calcolava in 100mila metri cubi la portata dei fanghi da estrarre e smaltire, bisogna vedere se nel frattempo l’insabbiamento in particolare della Darsena, che in questi giorni dimostra di aver bisogno di un ricambio più profondo d’acqua, non si sia spinto oltre. Nel più recente aggiornamento dei lavori dell’Idrovia, svoltosi in commissione comunale nella precedente legislatura, si era tra l’altro discusso di un “declassamento” dell’Idrovia a navi da trasporto di classe IV, con una fila di container in meno: nell’assegnazione dei lavori di dragaggio, però, si parla sempre di adeguamento al traffico idroviario di V classe europea.