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Casumaro: «Queste strade da incubo»

Georges Savignac
Casumaro: «Queste strade da incubo»

Si allarga la protesta sulla pericolosità di alcune vie. I residenti chiedono al Comune di intervenire con fatti concreti

21 giugno 2024
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Casumaro Dopo la caduta del ragazzo in scooter, in via Ferioli, a Casumaro, sono i residenti delle vie limitrofe a insorgere; infatti sono numerose le strade ormai ridotte a colabrodo nel circondario, con ancora più gravità se possibile, passando in via Tassinari. E sono proprio i residenti di via Tassinari, capitanati dallo storico consultore Vittorio Lodi, a raccontare alla Nuova la gravità del problema: «Queste strade sono diventate un pericolo pubblico, con veri e propri crateri, dove nessuno interviene; sono già numerosi gli incidenti avvenuti a causa dello stato penoso della strada, con auto danneggiate e persone che si sono fatte male».

Il problema della manutenzione delle strade, che affligge tutto il territorio, in questi tratti di strada diventa ingestibile a causa del rimpallo di competenze; via Tassinari (come molte vie limitrofe) è strada privata a uso pubblico, con l’aggravante di essere anche in comproprietà con la Partecipanza Agraria. Dunque nessuna delle parti negli ultimi decenni si è mai presa l’onere di pagare le manutenzioni, che ora sono a un punto di non ritorno. Da qui la rabbia dei residenti: «È una vergogna che il Comune non intervenga in nessun modo, chiedendo anzi a noi di sborsare i soldi per una strada che utilizzano tutti, compreso gli scuolabus e mezzi dei rifiuti che con il loro passaggio aggravano ancora di più la situazione».

Ad ascoltare il residente, il traffico su quelle vie è molto aumentato negli anni, aggiungendo un ulteriore pericolo, dato che spesso gli automobilisti transitano a velocità elevate, come spiegano sempre i residenti: «Qui sfrecciano in auto, soprattutto chi non conosce lo stato di queste strade, diventando un pericolo per chi è a passeggio, ma anche un pericolo per se stessi che a quelle velocità non possono passare indenni da queste buche; chiediamo che il Comune si assuma le proprie responsabilità, è loro dovere prendersi in carico questa strada come fatto da altre parti».

Il vicesindaco di Cento, Vito Salatiello, che aveva già operato numerosi sopralluoghi, rigetta al mittente le accuse: «Il Comune ha la risoluzione definitiva e corretta di questo tema tra le proprie priorità. Rigetto con convinzione accuse di immobilismo, chiedendo anche come mai non risulta agli atti nei 5 anni di amministrazione Toselli, che oggi critica, alcun incarico o ordine di servizio per ripristini o riparazioni. Senza contare grottesche situazioni in cui si è addirittura paventata la cessione di una strada in sede notarile dalla Partecipanza al Comune, ipotesi totalmente priva di qualsivoglia sostegno giuridico amministrativo». 

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