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Paura in Rampari

Ferrara, sulle tracce dell’aggressore. Al vaglio le telecamere in zona

Annarita Bova
Ferrara, sulle tracce dell’aggressore. Al vaglio le telecamere in zona

Violenza sessuale ad una studentessa, la tensione resta alta

21 giugno 2024
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Ferrara Il volto dell’uomo che ha aggredito una studentessa di vent’anni mercoledì notte in Rampari di San Paolo potrebbe essere stato immortalato dalle telecamere di alcune attività che si trovano in zona come anche quelle a servizio del Meis. La speranza è che la descrizione fornita dalla vittima come anche da alcuni residenti combaci con le immagini registrate.

Il racconto di chi quella sera era presente è molto dettagliato e la scelta di voler parlare per mettere in guardia altre potenziali vittime pare abbia dato i suoi frutti. Ieri un’altra donna, che aveva raccontato di essere stata anche lei bersaglio di violenza verbale e psicologica, ha deciso di denunciare i fatti alla Polizia, come anche una terza che pare si sia imbattuta in quello che potrebbe essere lo stesso uomo. La situazione ovviamente è molto delicata.

«Quando ho visto la Polizia arrivare ed agire in quel modo - spiega una delle testimoni -, ho capito di potermi fidare. Forse avevo in qualche modo trascurato il fatto che a qualcun’ altra sarebbe potuto capitare nuovamente, ma ero molto spaventata». Mercoledì sera, attorno alle 23.30, una studentessa di vent’anni stava andando verso il centro quando è stata avvicinata da un uomo straniero in sella bicicletta. L’aggressore le ha palpato il sedere, si è allontanato e alle proteste della ragazza per quanto accaduto ha risposto tornando indietro, spingendola per terra e stappandole il vestito e la biancheria intima. Una violenza sessuale in piena regola. La vittima ha avuto la prontezza di suonare al citofono di una della case prima di essere aggredita e qualcuno è arrivato in strada mettendo in fuga così l’aggressore. La Polizia è sulle tracce dell’uomo, così come i carabinieri che sono intervenuti mercoledì sera ed hanno iniziato le ricerche assieme ai colleghi.

Le indagini Non sarà facile trovarlo, ma stando a quanto raccontano le persone che abitano in zona, potrebbe essere un ragazzo che frequenta Rampari da qualche tempo. L’area verde che divide i parcheggi Kennedy e anche ex Mof dal centro è un punto di incontro per persone che vogliono restare lontano dagli occhi di chi passa ed in questo periodo di lavori i controlli da parte delle forze dell’ordine sono diventati ancora più difficili.

Con l’apertura completa della nuova Darsena, le cose potrebbero migliorare visto che sarà anche potenziata la pubblica illuminazione. «Non è mai stato facile abitare qui - vanno avanti da Rampari San Paolo-. Nell’ex Mof da sempre parcheggiano camper di ogni tipo e c’è chi resta a dormire anche tutta la notte. Il sottomura, ovunque in città, si presta ad una certo tipo di operazioni e bisogna tenere gli occhi aperti».

Diversa invece la percezione di chi abita più verso il centro, dalle parti di via delle Volte e via Ripagrande. «Qui si stava tranquilli, a dire il vero, mai nessun problema. Adesso alla sera abbiamo paura. Soprattutto nelle piazzette, le quali sono diventate luogo di ritrovo di gente poco raccomandabile, con ragazzi che passano anche intere giornate a bere, fumare, urlare e tante volte rispondono male quando gli si fa notare qualsiasi cosa». 

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