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Dopo la tragedia

Mamma investita a Lido Nazioni, i presenti: «Ivana è morta in modo assurdo»

Katia Romagnoli
Mamma investita a Lido Nazioni, i presenti: «Ivana è morta in modo assurdo»

Il racconto e la preoccupazione: «Qui le auto sfrecciano»

23 giugno 2024
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Lido Nazioni «Sono sconvolta. Ero qui sotto al gazebo del bar, dove era in corso una serata con cena e musica afro, quando ho sentito un gran botto. Sono corsa in strada e ho visto Ivana volare, illuminata dai fari di un’automobile arrivata come una saetta. Con i buttafuori mi sono precipitata, abbiamo provato a sentire i parametri, ma era in una pozza di sangue, in condizioni indescrivibili. Sono rimasta in videochiamata con il 118 diversi minuti. Ci dicevano di non toccarla. Ivana era una donna piena di vita, mamma di tre bimbi ed è morta in modo così assurdo...durante una serata di festa con gli amici». Michela Rizzati, titolare del bar Ti porto al mare di viale dei Continenti, al Lido Nazioni, racconta con la voce rotta dal pianto quei drammatici momenti che hanno accompagnato la tragedia, ma nel suo sfogo traspare anche la rabbia per le condizioni della strada in cui l’amica Ivana Ferroni è stata tragicamente investita.

La strada

Da 18 anni, vale a dire da quando gestisce il bar, la giovane esercente chiede maggiore sicurezza per viale dei Continenti, soprattutto con l’installazione di punti luce, dato che l’unica area illuminata è proprio quella del bar e della vicina stazione di servizio. Tutt’attorno, di notte è buio pesto, lo stesso che ha inghiottito le sagome di Ivana Ferroni e del compagno Stefano Ori, travolti dall’automobile, ora sotto sequestro in una carrozzeria di Comacchio. Ivana Ferroni, con il costume dell’eroina guerriera Sailor Moon, avrebbe dovuto, ieri sera, tornare sulla barca “Che ne sanno i Duemila”, trionfatrice del Carnevale sull’acqua, in occasione della parata estiva e notturna. In segno di lutto l’intero equipaggio e anche quelli della “Cina è vicina” e “Team Nascar” non hanno preso parte alla manifestazione. Nella giornata di domani, lunedì 24 giugno sarà proclamato il lutto cittadino. «Due dei miei figli frequentavano le scuole con i suoi – racconta l’amica Mariella Mazzotta-; Ivana era una festaiola, per ogni evento, dal carnevale alle feste scolastiche lei c’era. Non sarebbe stato giusto annullare il Carnevale sull’acqua, perché lei collaborava da diversi anni alla sua riuscita. A lei si è voluto dedicare un momento di chiusura, dopo lo spettacolo piromusicale».

Dolore

Ivana Ferroni porta il nome di una zia, purtroppo vittima di un incidente stradale avvenuto molti anni fa. Un’incredibile coincidenza ha unito le due donne nello stesso tragico destino. A Comacchio, dove la 39enne viveva con i tre figlioletti e con il compagno, ma anche a San Giuseppe, paese di provenienza di quest’ultimo e pure dell’investitore, sgomento e dolore hanno preso il sopravvento. In un momento di sconforto collettivo, anche il sindaco Pierluigi Negri si unisce al cordoglio della famiglia, definendo questa come «una grande tragedia, una notizia inaspettata, che non si vorrebbe mai sentire. Il lutto improvviso – aggiunge il primo cittadino – ha colpito e sconvolto l’intera comunità. Sono vicino al dolore degli amici e dei parenti. Non mi sento di esprimere considerazioni ulteriori, perché sulla dinamica di quanto accaduto saranno i risultati delle perizie a parlare. Ci sono limiti di velocità, che vanno sempre rispettati».

Il gestore del distributore di carburanti Smp Petroli, si dice sgomento e addolorato per la tragedia che si è consumata e torna sull’argomento strada: «la via dei Continenti è un lungo rettilineo che induce gli automobilisti a procedere a velocità sostenuta. Da anni si parla di questo problema. Potenziare l’illuminazione proprio in questa zona ritengo che sia la priorità assoluta. Non credo che i dissuasori potrebbero modificare lo stato delle cose, perché prima e dopo si tende a schiacciare sul pedale dell’acceleratore». Ivana Pozzati lascia, oltre ai tre figli ed al compagno Stefano, anche i genitori Mirella e Giuseppe ed il fratello Stefano.