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Ferrara, per la sanità deficit verso i 100 milioni. Agende da riaprire entro giugno

Stefano Ciervo
Ferrara, per la sanità deficit verso i 100 milioni. Agende da riaprire entro giugno

I bilanci di previsione di Asl e Sant’Anna mostrano un miglioramento lieve. Lo squilibrio sulla popolazione si accresce. Oggi la discussione con i sindaci

24 giugno 2024
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Ferrara Poco meno di 40 milioni di euro di disavanzo per l’Azienda ospedaliera, 61 sul fronte Asl. Il totale delle previsioni di bilancio 2024 per quanto riguarda la sanità ferrarese assommano a un centinaio di milioni, poco meno del maxi-buco ipotizzato l’anno scorso. La differenza è che nel 2023 i conti preventivi slittarono a settembre, e poi non vennero confermati a fine anno quando le aziende sanitarie ferraresi chiusero con un sostanziale pareggio, mentre stavolta i conti di previsione vengono discussi in Conferenza socio-sanitaria già oggi; nel pieno, tra l’altro, di un piano di recupero straordinario di visite ed esami che qualcosa costerà.

Da un anno all’altro, si potrebbe dire, poco è cambiato per le previsioni contabili dell’Asl. Il bilancio di previsione 2024 si attesta infatti a -61.359.825 euro, a causa di costi di produzione “volati” a 837,8 milioni. Si tratta del terzo maggior deficit preventivo in Emilia, dopo quelli delle aziende sanitarie di Bologna e Modena. L’anno scorso il disavanzo di previsione era stato di 64,8 milioni, giustificato all’epoca con la riduzione consistente del finanziamento regionale: stando ai numeri, lo squilibrio promette di trasformarsi in strutturale. Nella relazione della direttrice generale Monica Calamai, nel frattempo prorogata fino al 31 gennaio 2025, si evidenzia come la quota di finanziamento regionale sul totale sia leggermente aumentata, dall’8,45 all’8,47%, mentre l’incidenza della popolazione ferrarese su quella emiliano-romagnola continui a decrescere: siamo scesi al 7,65%, quindi lo squilibrio si accresce. Vengono richiamati gli obiettivi di rientro dei tempi di attesa delle prestazioni, che vengono dettagliati anche nella relazione sul preventivo del Sant’Anna.

Nel caso dell’Azienda ospedaliero-universitaria il disavanzo previsto quest’anno è di 39.236.481 euro, con costi della produzione oltre quota 374 milioni. Solo Parma delle quattro aziende ospedaliero universitarie è rimasta al di sotto di questa cifra di previste perdite, a testimonianza delle difficoltà di tutte le “fabbriche di prestazioni” della sanità emiliana. Il miglioramento rispetto alle previsioni dell’anno scorso è più marcato rispetto all’Asl (-51,9 milioni la stima del 2023), ma certo la cifra assoluta resta pesante. Anche Cona si è impegnata a garantire «la continuità prenotativa superando tutte le agende chiuse, entro il 30 giugno 2024. In caso di temporanea indisponibilità per saturazione delle agende - si legge nella relazione di Calamai, in veste di commissario straordinario - sarà attivata la Prelista ove registrare i pazienti che saranno poi richiamati».

In totale, la sanità ferrarese dovrebbe perdere nell’anno in corso 100.596.306 euro, sul totale emiliano di 773.616.063, cioè il 13%: quasi il doppio dell’incidenza della popolazione. L’anno scorso la previsione era di 116,7 milioni, riassorbiti a fine anno, quindi un percorso di rientro è possibile, anche se le elezioni regionali in autunno potrebbero essere un ostacolo.

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