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“Congelato” il Punto Nascite di Cento

Nicola Vallese
“Congelato” il Punto Nascite di Cento

Il Consiglio comunale approva l’ordine del giorno di Pettazzoni (Orgoglio Centese). Presto la richiesta di un incontro con la Regione per conoscere il futuro del reparto

28 giugno 2024
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Cento Punto Nascite "congelato" in attesa che si insedi la nuova Giunta regionale. Nell’ultimo Consiglio comunale di Cento è stato approvato l’ordine del giorno presentato da Orgoglio Centese, pur con qualche integrazione, in cui si è stabilito che le dimissioni del governatore Stefano Bonaccini in seguito all’accettazione della nomina a europarlamentare, abbiano creato le condizioni per chiedere un incontro urgente con la Regione. Lo scopo, come evidenziato dal capogruppo di Orgoglio Centese, Marco Pettazzoni, è di sottolineare una volta di più il valore strategico dell’ospedale di Cento così come quello del Punto Nascite ma anche evitare che una eventuale chiusura definitiva possa pesare su un governo regionale ormai agli sgoccioli e con l’imminente partenza del governatore per Bruxelles. Al momento, infatti, il servizio risulta ancora sospeso per due motivi: la latitante proroga del Ministero della salute che dovrebbe dare il via libera affinché si possa proseguire in deroga pur essendo ben al di sotto dei 500 parti annuali (numero minimo stabilito per legge) e, come ripetuto dall’Asl, la mancanza di personale che, ora come ora, non riuscirebbe a garantire gli standard di sicurezza per le partorienti cui è stato consigliato di recarsi a Cona. «Ottenere la revoca della sospensione del Punto Nascite - evidenzia ancora Pettazzoni - sarebbe sicuramente una vittoria di una battaglia, anche se so che questo termine non era caro ai dirigenti dell’Asl, ma lo ripropongo volentieri. Ma non significherebbe vincere la guerra perché il dato allarmante è che a Cento, purtroppo, recentemente nascevano troppi pochi bimbi».

Una possibile soluzione, secondo il capogruppo, potrebbe essere quella di lavorare assieme alle aziende sanitarie locali dei territori limitrofi affinché si crei un "effetto Bentivoglio" come è stato soprannominato, che farebbe diventare la struttura centese una sorta di hub per lo smaltimento di eventuali emergenze; «in questo modo si raggiungerebbe agilmente e agevolmente il numero minimo di parti per garantire il servizio o comunque per entrare in una soglia di maggiore sicurezza». Il capogruppo di Cento Si cura, Massimo Donato, ha condiviso l’odg data la mancanza di intenti polemici e la presa d’atto dei cambiamenti al vertice della Regione e ha proposto degli emendamenti, in particolare nel punto in cui veniva proposto di inviare, assieme al sindaco, una delegazione individuata all’interno del Consiglio comunale. Nel nuovo testo, invece, il primo cittadino sarà accompagnato dai capigruppo individuati tra i componenti della commissione speciale nata per salvaguardare l’ospedale Santissima Annunziata. Contrario all’emendamento il consigliere di Fratelli d’Italia, Alessandro Guaraldi che avrebbe preferito la prima versione del testo. Il documento alla fine è passato all’unanimità e, con tutta probabilità, già la prossima settimana potrebbe essere messa in calendario una riunione della commissione al fine di individuare i membri che si recheranno al palazzo della Regione assieme al sindaco Accorsi: «Noi fino a qui abbiamo intrattenuto rapporti con dei tecnici - ha detto ancora Pettazzoni - oggi chiediamo che la politica vada a parlare con la politica. Non andremo solo a piangere sulla riapertura del servizio a Cento, ma chiederemo azioni di carattere strutturale, quelle che in sede di commissione ci sono state più volte negate. Credo che il "tecnicamente" possa essere superato dalla politica, dalla volontà di qualcuno che preso atto e preso a cuore un problema, politicamente, ne trova una soluzione».