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Dopo l’incidente

Investito a 19 anni a Bondeno. Il fratello: «Non ho più lacrime, Omar era speciale»

Investito a 19 anni a Bondeno. Il fratello: «Non ho più lacrime, Omar era speciale»

Parenti e amici stretti ai familiari della vittima

30 giugno 2024
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Scortichino «Non ho più lacrime e parole». Il fratello di Omar Wakib, 19 anni, di origini marocchine, non trova pace. Nella casa bassa alla fine del paese di Scortichino ieri mattina c’era un via vai continuo di gente. Parenti, amici, conoscenti arrivati da ogni parte della regione. «È un momento molto difficile, una tragedia - spiegano -. Il nostro Omar era un ragazzo bravissimo. Si era diplomato l’anno scorso a Cento e aveva anche iniziato a lavorare. Per la sua famiglia è sempre stato motivo d’orgoglio». Venerdì sera l’appuntamento dopo cena con gli amidi di sempre al bar del paese. E poi la decisione di andare fino a Bondeno in bicicletta, per raggiungere altri coetanei. Lungo la via per Scortichino, l’incidente. «Eravamo in casa tranquilli - raccontano i residenti -, quando abbiamo sentito un rumore strano, e poi la grida. Siamo usciti e sull’argine c’erano alcune auto e ragazzi e ragazze che chiedevano aiuto. Abbiamo telefonato al 112 e intanto ci siamo resi contro che una macchina era finita nel nostro orto. Terribile, non riuscivamo a renderci conto di nulla...». «Quando è arrivata la mamma del ragazzo accompagnata dagli altri due figli, è stato uno strazio. Ecco, so che magari servirà a poco però volevamo sottolineare il comportamento impeccabile di quello maggiore che ha saputo gestire una situazione straziante». «Conoscevamo bene Omar - raccontano dal bar lungo la provinciale -. Un ragazzo alto e forte, tanto educato. È cresciuto con i nostri figli, amava giocare a pallone. Ce lo ricordiamo proprio così, con la palla attaccata ai piedi e la voglia di arrivare in alto. Abbiamo saputo dell’incidente, all’inizio non riuscivamo a capire quale dei ragazzi potesse essere...». Omar è cresciuto a Scortichino, ha frequentato le elementari e le medie in paese ed è poi andato a Cento per le superiori. «Quei ragazzi sono molto attaccati alla mamma, una famiglia molto unita». Ad investire Omar Wakib un ragazzo di 29 anni di Gavello, alla giuda di un’Audi. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime ed è ricoverato i nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore di Bologna. Marouane Baba abita con la mamma a Gavello. Ha un fratello che però vive in un’altra città. In ospedale ad aspettare notizie la futura moglie: «Siamo in attesa», ha detto ieri raggiunta telefonicamente a Bologna. Ieri mattina alcuni parenti sono arrivate per dare supporto alla donna, in attesa di notizie. «È distrutta», hanno detto con un filo di voce. Purtroppo per tutta la giornata le voci sono state tante e contrastanti. Questo perché a tenerlo in vita sono le macchine ed in questi casi è sempre molto difficile capire.