La Nuova Ferrara

Ferrara

La tragedia

L’accusa è di omicidio stradale, Scortichino piange il suo Omar

L’accusa è di omicidio stradale, Scortichino piange il suo Omar

Investito e ucciso da un’auto in corsa mentre andava in bici

30 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Scortichino «È ancora molto grave, ma sta lottando e tutti noi preghiamo per lui». Queste la parole della futura moglie di Marouane Baba, 29 anni di Gavello, ricoverato in condizioni disperate all’ospedale Maggiore di Bologna dopo l’incidente di venerdì sera. Per cause al vaglio dei carabinieri, il 29enne ha prima travolto e ucciso Omar Wakib, 19 anni, che viaggiava sulla via per Scortichino in sella alla sua bicicletta e quindi è finito fuori strada, andando a schiantarsi nell’orto di una casa. «Stiamo soffrendo tutti per quanto successo, ogni giorno veniamo qui a Bologna e restiamo in attesa di notizie», va avanti la donna.

Intanto il pubblico ministero di turno Andrea Maggioni ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio stradale. Il dito sarebbe puntato soprattutto sull’alta velocità in una strada, da sempre, molto pericolosa anche perché stretta e non illuminata. La dinamica sembra abbastanza chiara, con i carabinieri di Cento che hanno portato avanti tutti i rilievi.

L’incidente Venerdì sera, Omar Wakib si è incontrato con il solito gruppo di amici, in centro a Scortichino. Insieme hanno deciso di passare la serata a Bondeno. Omar era l’unico maggiorenne del gruppo (quattro ragazzini in tutto) e non ha l’auto. Così sono saliti in sella alle biciclette ed hanno preso la via per Scortichino. A pochi chilometri dal centro abitato, lo schianto. Marouane Baba era alla guida della sua Audi quando si è trovato davanti i ragazzini. Nulla ha potuto fare per evitare il 19enne, ucciso sul colpo. Gli altri invece sono riusciti a buttarsi giù dalla scarpata e si sono salvati. Il 29enne ha finito la corsa in campagna, intrappolato tra le lamiere dell’auto. Elitrasportato all’ospedale Maggiore di Bologna, si trova in gravissime condizioni ricoverato nel reparto di Rianimazione.

Sotto choc Gli amici di Omar Wakib sono sconvolti, non hanno voglia di parlare e non riescono ancora a capacitarsi di quanto successo. Non era la prima volta che si spostavano in bici e quella che doveva essere una serata “diversa” si è trasformata in tragedia.

A Scortichino l’aria è pesante. Il ragazzo investito era molto conosciuto, essendo cresciuto in paese. «Noi lo abbiamo fatto presente più volte che la provinciale è pericolosa - dicono i residenti -. Lo sappiamo benissimo che la gente va forte e non deve farlo. Ma alla fine chi ci rimette è sempre chi rispetta le regole. Abbiamo timore per i nostri figli e nipoti, che girano a piedi e in bici, ma anche per noi anziani è difficile girare».

Sul corpo del 19enne sarà quasi certamente disposta l’autopsia, mentre al 29enne, come da prassi, sono stati fatti tutti gli esami per escludere che potesse essersi messo alla guida dopo aver bevuto o fatto uso di droghe. I prossimi giorni saranno dunque cruciali. Intanto i medici potranno dare maggiori risposte alla famiglia, avendo un quadro clinico più completo e potrebbe anche arrivare il nullaosta per il funerale di Wakib, che verrà celebrato con rito islamico molto probabilmente a Bondeno. l

© RIPRODUZIONE RISERVATA