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I disagi

Ferrara, i condizionatori non funzionano In tribunale. Il caldo è insopportabile

Ferrara, i condizionatori non funzionano In tribunale. Il caldo è insopportabile

Tanti disagi a Palazzo di giustizia, i rimedi applicati sono tutti inefficaci

01 luglio 2024
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Ferrara Un mese di giugno tutto sommato mite aveva nascosto un grosso (e non nuovo) problema del tribunale di Ferrara: non funziona l’impianto di condizionamento dell’aria. Questo rende molto difficoltoso il lavoro di magistrati, avvocati, cancellieri, operatori della giustizia in generale, costretti a svolgere le proprie importanti attività in una condizione non accettabile. E anche per i cittadini non è una passeggiata, spesso costretti a ore di attesa dentro ambienti molto caldi.

In quasi nessuna aula funzionano i vetusti condizionatori. In un’aula al piano terra il rimedio è stata l’accensione di due condizionatori portatili, talmente insufficienti che, oltre a produrre un rumore infernale, più che raffrescare l’ambiente contribuiscono a riscaldarlo. Il condizionatore sembra funzionare solo nell’aula C, posta al primo piano, per chi ha la fortuna di celebrare lì le proprie udienze. Fortuna però ampiamente compensata con la poco invidiabile attesa in corridoio: è come stare dentro una serra, letteralmente visto il soffitto a vetri. Il punto peggiore è la passerella che porta all’altra aula posta al medesimo piano, l’aula D, dedicata al compianto giudice Diego Mattelini, dove nessuno vuole fare udienza: nei giorni scorsi l’unico rimedio, inutile, era un ventilatore. Ventilatore anche nell’aula B, la più grande e spaziosa, ombreggiata, dove si soffre di meno, ma si soffre comunque. Il calo delle temperature, almeno sotto questo punto di vista, è manna dal cielo.

«Si costringe giudici, cancellieri e avvocati a lavorare in condizioni non adeguate e non rispettose, come associazione di avvocati ci muoveremo per vedere cosa si può fare», commenta Cecilia Bandiera, presidente della Camera penale. «È un problema da risolvere in tempi brevi - aggiunge Eugenio Gallerani, presidente dell’Ordine degli avvocati - e sarà trattato anche dal Consiglio dell’Ordine per cercare di contribuire alla risoluzione più tempestiva possibile». l

D.O.

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