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Ferrara, post su Aldrovandi: il Sap contro Rubio. «Poliziotti offesi dalle sue parole»

Ferrara, post su Aldrovandi: il Sap contro Rubio. «Poliziotti offesi dalle sue parole»

Lo chef a processo per un tweet, ieri la testimonianza del segretario Paoloni

01 luglio 2024
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Ferrara Finirà l’anno prossimo il processo a carico di Chef Rubio (Gabriele Rubini il suo vero nome), imputato di aver diffamato la polizia in un tweet pubblicato nel settembre del 2020 sulla vicenda dell’omicidio di Federico Aldrovandi.

Ieri, davanti al tribunale di Velletri (Roma), dove si sta celebrando il processo, è stato sentito Stefano Paoloni, segretario del Sindacato autonomo di polizia (Sap), costituitosi parte civile, assistito dall’avvocato Valter Biscotti.

Paoloni ha sostenuto la larghissima diffusione che ha avuto il post offensivo in quanto «tantissimi poliziotti si sono lamentati delle offese ricevute e hanno chiesto al Sap di prendere gli opportuni provvedimenti in sede giudiziaria».

L’udienza è stata rinviata per sentire altri testi a lunedì 3 marzo 2025.

La difesa, che è sostenuta dall’avvocato Bernardo Gentile dello studio dell’avvocato Fabio Anselmo, ha sostenuto fin da subito che il post non contenesse alcuna offesa nei confronti della polizia.

Il cuoco, divenuto molto noto grazie a trasmissioni televisive che hanno avuto un certo successo e di recente vittima di un agguato in cui è stato pesantemente malmenato da ignoti, aveva scritto un post sulla presenza di alcuni cassonetti dell’immondizia in via Ippodromo, a pochi passi dal luogo dove Aldrovandi morì, nel punto in cui è stata collocata una lapide a ricordo.

Nel tweet lo chef si rivolgeva al Comune di Ferrara, scrivendo: «Caro Comune di Ferrara anche se avete messo l’installazione ‘la Monnezza’ proprio a denunciare che chi uccise un ragazzino inerme, furono 4 maiali della @Poliziadistato di Ferrara (@sindacato-Sap ancora in servizio) potreste far spostare i cassonetti? Grazie #Aldrovive#Ovunque». l

D.O.

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