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Lidi, proteggere il mare un gesto alla volta: dieci consigli utili

Samuele Govoni
Lidi, proteggere il mare un gesto alla volta: dieci consigli utili

Dai mozziconi abbandonati alla plastica: le azioni per contrastare l’inquinamento

01 luglio 2024
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Quante volte passeggiando lungo la spiaggia ci imbattiamo in bottiglie di plastica, tappi, sacchetti e rifiuti vari? A essere onesti, capita molto più spesso di quanto vorremmo. Ma come contrastare il fenomeno e tutelare il mare? C’è chi batte l’arenile palmo a palmo armato di guanti e sacchi della spazzatura e raccoglie tutto quello che può, ci sono i volontari Plastic Free che organizzano vere e proprie battute di caccia ai rifiuti ripulendo spiagge intere. Tutto benissimo, ma come prevenire? Come evitare di sporcare, inquinare e deturpare l’ambiente. Se è vero che sono tanti i fattori che influiscono negativamente sul mare, è vero anche che piccoli accorgimenti possono fare la differenza. Abbiamo individuato 10 pratiche per aiutare il pianeta e noi stessi. Scopriamole.

Sigarette Non gettare mozziconi sulla sabbia o in acqua. Sarà capitato a tutti, almeno una volta, di vedere persone spegnere la sigaretta a riva o addirittura entrare in mare con la cicca accesa per poi abbandonarla in acqua. Si tratta di un materiale altamente inquinante che da diversi anni rappresenta il rifiuto più comune in tutto il mondo. Solo in Italia sono 14 miliardi i resti delle sigarette dispersi nell’ambiente.

Riciclare La plastica è il materiale che balza subito alla mente quando si parla di mari inquinati. La plastica è di certo tra i rifiuti più presenti in acqua. Si tratta di un materiale difficile da smaltire, in alcuni casi può richiedere oltre 450 anni e influisce negativamente su flora e fauna.

Parsimonia Per contrastare la dispersione di plastica è consigliato anche limitarne il consumo. Piatti, bicchieri e posate possono essere comodi e pratici a primo impatto ma possono anche diventare un incubo dopo l’uso. Una grande percentuale di tartarughe marine muore a causa di questi rifiuti dispersi in mare.

Alimentazione Le nostre abitudini alimentari hanno delle ricadute? Sì. Le pratiche di pesca intensiva stanno causando un grave impoverimento della fauna marina, determinando l’estinzione di diverse specie e un danno irreversibile. È fondamentale avere una dieta varia, che includa diversi alimenti e che faccia attenzione all’allevamento e alla pesca sostenibile.

Emissioni Le acque degli oceani possono assorbire oltre il 25% delle emissioni di CO2 presenti nell’atmosfera. Questo però compromette la qualità dell’acqua stessa, causando danni alle varietà ittiche e alla flora marina. L’utilizzo di mezzi pubblici e a impatto zero (bici, gambe) è un buon deterrente contro l’inquinamento.

Pulizia Come detto all’inizio la pulizia delle spiagge è fondamentale. La corrente e il vento portano in mare una quantità di rifiuti sempre più grande. Pulirle è un impegno comune molto importante.

Eco Al posto degli imballaggi di plastica è consigliato utilizzare quelli di carta e di materiale ecologico, sono più facili da smaltire e meno impattanti.

Informazione Un buon modo per contrastare l’inquinamento è quello di informarsi per diventare sempre più consapevoli dei propri impatti ambientali. La volontà di fare la propria parte passa anche da qui.

Compere Che si tratti della spesa o di una passeggiata è meglio avere con sé una borsa di stoffa anziché ricorrere alle buste di plastica. Fa bene all’ambiente (è riutilizzabile) e al portafogli (si paga una volta).

Occhio ai rifiuti Abbiamo parlato di plastica ma sono tante le sostanze dannose che finiscono in mare. Anche versare nel lavello di casa liquidi inquinanti (olio esausto) crea un danno per il mare e quindi per il pianeta.