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Un mese dopo la violenta rissa: «A XII Morelli servono telecamere»

Un mese dopo la violenta rissa: «A XII Morelli servono telecamere»

I residenti rilanciano la richiesta di controlli nelle strade: «Oltre a quell’episodio negli ultimi anni ci sono stati furti e atti vandalici»

02 luglio 2024
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XII Morelli È passato un mese dalla violenta aggressione del 3 giugno scorso, a XII Morelli. Un regolamento di conti da legare allo spaccio di droga che sconvolse la frazione centese, con i clienti della pizzeria costretti a scappare dal locale e il circolo Arci che a distanza di alcuni giorni fu chiuso da un’ordinanza. Ma a XII Morelli quello è stato l’episodio più eclatante, ma non l’unico segnalato negli ultimi anni, tra furti, atti vandalici, schiamazzi notturni soprattutto nei mesi estivi. Fenomeni che non sono certo terminati dopo l’episodio grave di un mese fa.

Le richieste

Di certo a non essersi dimenticati di quella sera incredibile per XII Morelli sono i residenti, che tornano a chiedere a gran voce telecamere. «Servirebbe in tempi non secolari una telecamera in via Maestrola, incrocio con via 12 Morelli», ci dice un cittadino. «Non sarebbe male riprendere a inoltrare la richiesta di una telecamera di vigilanza con le giuste caratteristiche, che possa aiutare le forze dell’ordine a indagare sul transito di certi veicoli “sospetti”, per prevenire i soliti noti tentativi di commettere reati contro le nostre proprietà”, aggiunge.

“Siamo consapevoli - dice un altro residente - che un intervento del genere ha dei costi molto importanti, ma è anche giustificata la tutela della proprietà al fine di impedire furti. Dobbiamo dire che Polizia locale e carabinieri sono sempre stati d’aiuto con la loro presenza di pronto e rapido intervento. E si presume che una telecamera non sarà la risoluzione assoluta ma offre di certo un deterrente».

Precedenti

Va detto che da anni i morellesi sono al centro di atti vandalici, «vedi la lapide dei Caduti sfasciata assieme alla corona di fiori. Oppure, bravate come il salire più volte sul tetto dello stabile in disuso di Cavicchi dove si lavorava la frutta, mentre l’ex macello era diventato un covo. Poi, gli schiamazzi notturni e le risse chiassose tra giovanissimi con tassi alcolemici non trascurabili, per non parlare delle segnalazioni di spaccio di droga dietro le vecchie scuole», dice un altro cittadino. Chiaramente, però, tutti vanno col pensiero a quanto accaduto lo scorso 3 giugno, un episodio che non si dovrà ripetere. Per questo, i residenti invitano gli enti preposti a intervenire quanto prima. Non si esclude, intanto, l’idea di una raccolta firme o, magari, di un esposto da presentare per mettere nero su bianco tutte queste richieste. «Abbiamo ricordato alcuni degli episodi più evidenti, ma a metterli tutti insieme ci si potrebbe scrivere un volumetto», scherza in modo amaro un altro residente.