La Nuova Ferrara

Ferrara Fabbricati, negozi e terreni... in vetrina. L’Agenzia del Demanio ha messo in vendita alcuni “pezzi” della nostra provincia su cui gli enti locali non hanno esercitato il diritto di opzione all’acquisto.

La gara, mediante offerte segrete, sarà aperta il 30 agosto dalla Commissione preposta nella sede della Direzione regionale del Demanio, e tra le strutture da aggiudicare alcune hanno una storia da raccontare. Come la ex Casa del Fascio di Ro Ferrarese, nel Comune di Riva del Po. L’edificio, che si trova in via Nugarazza in condizioni definite “pessime”, torna sul mercato con un prezzo base di poco più di 55mila euro, dopo un primo tentativo fallito di riqualificazione.

Nel 2017 infatti era stato inserito – unico fabbricato demaniale nel Ferrarese – nel progetto Valore Paese-Cammini e Percorsi che intendeva assegnare 43 immobili pubblici in concessione gratuita per 9 anni a imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da under 40, come previsto dal decreto legge Turismo e Cultura.

All’epoca era stato aggiudicato all’associazione culturale Erato per essere destinato a servizi per il turismo lento, ma il progetto non ha evidentemente avuto seguito e il complesso (composto da due fabbricati con superficie totale di 428 metri quadrati e un’area cortiliva di 2.227 metri quadri) è di nuovo messa disposizione del miglior offerente. Così come è messa in vendita una porzione di immobile a Sabbioncello San Vittore di piazza 21 Giugno, a Riva del Po, che un tempo ospitava un esercizio commerciale: sono 87 metri quadrati ora all’asta con un prezzo base di poco meno di 60mila euro. Un altro segmento di storia locale è rappresentato dalla ex linea ferroviaria Ferrara-Cento, o meglio dai terreni su cui insisteva il tracciato sparsi in vari Comuni: a Porotto c’è un terreno agricolo di 4.400 metri quadrati nei pressi di via Ladino (prezzo base 8.375 mq) e un altro di 2.530 metri nei pressi di via Cento (inglobato in un fondo privato) al prezzo base di 5.642 euro; a Mirabello troviamo un’altra porzione di 843 mq tra via Cento e via Frattina (9.215 euro), a Vigarano una superficie di 344 mq in via Rondona all’incrocio con via Cento (24mila euro) e a Sant’Agostino 180 mq in via Metazzola in località Roversetto (3.750 euro). Approvata dal Parlamento nel 1906, la linea ferroviaria Cento-Ferrara l’anno successivo venne affidata in concessione alla Società Veneta per il prolungamento fino a San Giovanni in Persiceto. Nel 1919 venne inaugurata la stazione di Cento, divenuta in quel periodo un importante snodo ferroviario. Fino al 1956, quando le ferrovie decisero per la sua soppressione. Di quel tracciato ora restano solo segmenti invisibili.