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Ferrara, il professor Mura entra nell’olimpo degli specialisti più pagati

Ferrara, il professor Mura entra nell’olimpo degli specialisti più pagati

Le dichiarazioni 730 dei medici. Per lui una retribuzione record di 631mila euro nel 2023

06 luglio 2024
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Ferrara In genere la classifica delle retribuzioni “top” della sanità ferrarese si ferma sotto i 300-400mila euro. Nel 2023 il direttore della Clinica Oculistica del Sant’Anna, professor Marco Mura, ha virtualmente doppiato quel limite, non scritto ma concretamente fissato dalla sequenza annuale delle dichiarazioni 730 degli ultimi 10-15 anni, e con una retribuzione di 631.349 euro ha lasciato il deserto dietro di sè. Perfino il chirurgo Paolo Carcoforo, che per tanti anni ha presentato il 730 più invidiato della sanità pubblica locale, si è tenuto a rispettosa distanza. Mura, come altri colleghi, ha ottenuto quel risultato grazie ad una voce della retribuzione nella quale rientrano i compensi da attività libero-professionale. Oltre il 90% del suo reddito (lordo) da direttore dell’Oculistica al Sant’Anna, deriva da questa fonte: 583.301 euro.

Quasi tutti i medici che figurano ai piani alti della classifica locale generano buona parte delle loro retribuzioni annuali lavorando in regime di libera professione. E non fa differenza se sono medici ospedalieri o professori universitari in convenzione. Marco Rollo, direttore della Senologia diagnostica della Radiologia ospedaliera (Sant’Anna), ha percepito la retribuzione più alta dei colleghi ospedalieri nel 2023 (318.366 euro), per il 70% (184.986 euro) da prestazioni in libera professione.

Mura, professore con un pedigree internazionale, ha avviato un piano di progressiva riduzione delle liste d’attesa della chirurgia in Oculistica - anche grazie al ricorso all’attività convenzionata (le Case di cura) - che sta dando buoni risultati. Sul ricorso alla libera professione – in uno scenario nel quale viene definito “prioritario” il contenimento dei tempi di accesso alla specialistica ambulatoriale, ai servizi di diagnostica e alla sala operatoria – la domanda resta sempre la stessa: fino a che punto è giustificabile, oggi, un così ampio ricorso a questa modalità che garantisce al paziente tempi più brevi e la scelta del medico, mettendolo però nella condizione di pagare un conto spesso salato.

Tra i “camici” con la più alta retribuzione al Sant’Anna c’è Federico Contendini, da tre anni direttore della Chirurgia plastica, con un compenso complessivo di 312.560 euro (184.986 in libera professione), seguito dall’oculista Roberto Modestino che si ferma a 280.457 euro, con 193.230 euro ricavati in libera professione e un’agenda molto fitta («2.177 visite specialistiche nel 2023», precisa).

Michele Mieti è il primo nome dei medici Asl che, da direttore dell’Ortopedia di Lagosanto, figura nell’olimpo delle retribuzioni della sanità pubblica locale, con 251.372 euro (129.931 sotto la voce libera professione). Il professor Paolo Carcoforo, direttore della Chirurgia 2 del Sant’Anna, ha dichiarato un totale di 240.856 euro da attività ospedaliera (191.413 in libera professione). L’ortopedico Luca Castagnini, numero 2 della tabella che riporta le retribuzioni Asl, ha raggiunto quota 211.239 euro (89mila in libera professione), dietro di lui c’è Carmelo Ippolito, direttore dell’Urologia del Sant’Anna, con 210.923 euro. Il ginecologo Raffaele Lorusso è il terzo medico più pagato dell’Asl (Ospedale del Delta), con un compenso annuo lordo di 181.395 euro (76.848 in libera professione) e sopravanza di un migliaio di euro Ruby Martinello, ginecologa del Sant’Anna (181.071 euro di retribuzione complessiva, di cui 84mila in libera professione). l

Gioele Caccia

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