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Nessuna offerta per l’ex Millo di Copparo

Alessandra Mura
Nessuna offerta per l’ex Millo di Copparo

Il forno industriale non proseguirà, in vendita solo i muri

06 luglio 2024
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Copparo Dello storico forno industriale Millo sono rimasti soltanto i muri. La sua anima, incarnata da prodotti prelibati che regalavano all’olfatto profumi fragranti e al palato il sapore semplice e antico del pane, se ne è andata con la vendita di tutti i macchinari e con la fine del suo marchio che per quasi 60 anni era stato una delle eccellenze di Copparo. Giovedì si è tenuta l’asta con prezzo base di 367mila euro per il complesso immobiliare che include un capannone con laboratorio, uffici e spaccio aziendale, oltre a tettoie, autorimesse e un’area scoperta. Non è arrivata nessuna offerta e l’asta sarà ricalendarizzata probabilmente a settembre, ma il destino del forno si era già compiuto mesi fa, quando si era dovuto prendere atto che non c’era la possibilità di salvare il marchio storico e farlo proseguire con un nuovo gestore.

Un traguardo sulla carta tutt’altro che impossibile perché dopo la chiusura dell’attività nell’ottobre del 2022, lo stabilimento - tenuto come un gioiello dalla famiglia del fondatore Millo Ricchieri, scomparso a dicembre all’età di 81 anni - era rimasto praticamente intatto e non c’era che da rialzare la saracinesca per poter riprendere la produzione. Per questo il primo obiettivo era stato quello di riuscire a vendere tutto il pacchetto: muri, strumenti e marchio, ma nessuno si è fatto avanti per assumere l’impresa. Anche l’operazione di affidare la gestione agli ex dipendenti sfruttando le opportunità dei fondi regionali non è andata in porto e il destino del "brand" Millo è stato purtroppo segnato. Si è proceduto così a quella che si definisce "vendita atomistica": ad aprile sono stati venduti i macchinari e sono stati rimessi all’asta i fabbricati. Il complesso di Via del Lavoro 48 peraltro possiede molte potenzialità, perché collocato in un’area strategica e include anche immobili a uso abitativo. Se la speranza di far rinascere il forno Millo sembra tramontata, la porta resta quindi aperta ad altri insediamenti per chi ha risorse e voglia di investire