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Indagini in corso

Pilastri, blitz a caccia del commando

Francesco Dondi
Pilastri, blitz a caccia del commando

I carabinieri effettuano perquisizioni nella ricerca dei sospettati del sequestro. Si sospetta un pagamento con soldi falsi che ha scatenato il regolamento di conti

06 luglio 2024
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Pilastri Sono giornate intense per i carabinieri della Compagnia di Cento e della stazione di Burana, che stanno cercando di circoscrivere il violento pestaggio con successivo sequestro di persona ai danni di due cittadini originari del Camerun. L’inchiesta parte da alcuni punti fermi, a partire dalle targhe delle potenti Bmw utilizzate per trasportare fino a Camposanto le due vittime. Sono stati i testimoni dell’agguato a fornire le prime informazioni a cui hanno fatto seguito i riscontri raccolti dagli investigatori. Perché oltre ai rilievi sulla Bmw bianca lasciata accesa dal 44enne camerunense prima di essere caricato di forza sulle vetture dei magrebini e trasferito nel Modenese dove è stato abbandonato, privo di senso e con varie fratture come poi emerso dagli accertamenti eseguiti all’ospedale di Baggiovara. C’è infine la parziale testimonianza delle due vittime che, incalzati dall’Arma, hanno dovuto spiegare alcuni dettagli importanti nel contesto generale. E dal mix di tutti questi dettagli è stato possibile attivare una serie di attività utili a circoscrivere l’accaduto. Non è infatti possibile arrestare il commando in flagranza e quindi sarà necessario dettagliare al massimo alla procura di Ferrara quanto accaduto e tutti i riscontri raccolti. Non a caso sono state effettuate almeno un paio di perquisizioni per cercare conferme all’ipotesi iniziale. Si sospetta, infatti, che l’aggressione sia collegata ad una questione economica con i due africani che avrebbero cercato di rifilare soldi falsi ai magrebini, venendo però scoperti.